Bene confiscato. Foto: Altrabenevento  01/06/2018   19:0 1827

Bene confiscato e dichiarazioni Serluca. Critiche e polemiche


Libera annuncia il lancio di iniziative per sensibilizzare i cittadini. Altrabenevento chiede dimissioni assessore.

Fanno discutere le dichiarazioni di Maria Carmela Serluca, vicesindaco e assessore del Comune di Benevento, che qualche giorno fa intervenendo sul bene confiscato alla camorra di contrada Olivola – che doveva divenire la nuova sede dell’Asia – disse: “Qui la camorra ha vinto”. Come si ricorderà, il bene fu confiscato a Giuseppe Ciotta e sulla marcia indietro del Comune, rispetto all’affidamento erano già intervenuti – in maniera critica – sia Libera, sia la Cgil che l’Azione Cattolica e Altrabenevento.

La Serluca, ha poi spiegato ad Anteprima24 i motivi della rinuncia descrivendo quanto visto: “Scenario inquietante, cumuli di rifiuti di ogni genere, porte divelte, vetri sfondati, scala per il piano superiore che non esiste più, muri di contenimento abbattuti. Non si è trattato di semplice vandalismo ai danni di un bene immobile, perché c’è stata una vera e opera di demolizione strutturale. Riparare i danni causati da quest’attacco sarebbe costato troppo al Comune di Benevento, che certo non ha le risorse finanziarie necessarie. Peraltro, l’intervento sarebbe stato antieconomico ed irragionevole: meglio sarebbe stato costruire ex novo l’immobile desiderato, anziché riparare i guasti ad uno vecchio. E’ stata una vittoria della camorra”.

La replica a tali dichiarazioni non sono tardate ad arrivare. “Non possiamo che restare allibiti – scrive il coordinamento provinciale di Libera – di fronte alle parole, riportate da alcuni organi di stampa, del vicesindaco e assessore del Comune di Benevento, Maria Carmela Serluca, in riferimento alla rinuncia del bene confiscato a Giuseppe Ciotta sito in contrada Olivola. L'assessore, con inusitato candore, a margine di un convegno tenutosi in mattinata a Benevento, ha dichiarato che sulla vicenda del bene confiscato ‘la mafia ha vinto’, senza rendersi conto della gravità di una frase così breve eppure così piena di significato che, con un colpo di spugna, getta all'aria anni di impegno sul territorio ma che, soprattutto, rappresenta un'offesa alle vittime innocenti, ai familiari, ai magistrati, alle forze dell'Ordine, ai tanti giovani che lottano quotidianamente per dare vita ad un territorio liberato dalle criminalità organizzata”. 

Secondo l’associazione antimafia: “L'assessore Serluca racconta di aver dovuto prendere atto dello stato fatiscente dell'immobile confiscato e, di conseguenza, appellandosi ad un principio puramente economicista, che comunque poteva essere oggetto di un approfondimento, di dover rinunciare all'acquisizione dell'immobile stesso. In questo racconto, che sarebbe coerente se parlassimo di un immobile qualsiasi, sfugge del tutto il valore simbolico che quel bene rappresenta, alla luce del quale vanno applicati sforzi superiori, per renderlo patrimonio collettivo. Il coordinamento di Libera a Benevento si augura, innanzitutto, che l'assessore Serluca possa chiarire le sue infelici dichiarazioni e, in attesa di ciò, chiama alla mobilitazione tutte le forze sane della città, alcune delle quali sono già intervenute sul tema, per mantenere alta l'attenzione sulla vicenda che, come detto, custodisce un valore simbolico sul quale non possiamo e non dobbiamo ammainare bandiera bianca. Nei prossimi giorni ci faremo promotori di iniziative volte a sensibilizzare le Istituzioni e la cittadinanza su questa vicenda, al fine di poter urlare insieme: No, qui la mafia non ha vinto”.

A tornare sull’argomento anche Altrabenevento, chiedendo le dimissioni dell’assessore: “E' una dichiarazione gravissima – spiegano – innanzitutto perché lo scenario apocalittico descritto dalla Serluca non esiste. I capannoni e la palazzina uffici non sono stati affatto devastati, non c'è traccia di vetri rotti o di muri e tetti sfondati. E' poi assolutamente irresponsabile la sua conclusione sulla camorra che vince. Mentre forze dell'ordine, magistratura, associazioni contro il racket e il malaffare continuano a chiedere ai cittadini di denunciare i malavitosi ed avere fiducia nello Stato, il vice sindaco sostiene che a Benevento ‘vince la camorra’. La Serluca si deve dimettere”.
 

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