In evidenza
Sezioni
Annunci
Quotidiani NEM
Comuni

«La Costituzione è attuale sta a noi interpretarla»

Il presidente della Corte che vigila sul rispetto della Carta parla agli studenti «Testo ancora valido: bisogna cercare nei valori enunciati i riferimenti attuali»

di Silvia Quaranta
1 minuto di lettura
La Costituzione è attuale così com’è e non necessita di cambiamenti. Pur accennando solo di striscio al referendum del 2016, il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi ribadisce la propria solida posizione e lo fa davanti ai ragazzi delle scuole padovane, che ha incontrato ieri nell’aula magna dell’università, piena come un uovo.

A pochi mesi dalla fine del suo mandato, durato sette anni, il presidente Grossi ha raccontato, con parole semplici e vivaci, l’esperienza maturata nel suo ruolo istituzionale. Un’esperienza che ha rafforzato, in lui, la certezza che la Costituzione può essere attualissima: basta saper cercare, nei principi enunciati, i riferimenti più quotidiani. «La nostra Costituzione», spiega, «almeno nella sua prima parte, mi sembra ancora tanto valida da non richiedere alcun intervento che la modifichi. È un breviario di civismo offerto ai cittadini: parla di scuola, economia, religione, lavoro, paesaggio. Di tutto ciò, insomma, che il cittadino nella sua quotidianità ha da affrontare. Quando è stata formulata era un momento straordinario: il popolo, esultante, riscopriva le sue radici autentiche e la classe politica ebbe il merito di saper tradurre questo spirito di rinnovamento. La Costituzione è il magnifico sforzo dei padri costituenti di racchiudere i valori emergenti del popolo italiano, che ripartiva da una tabula rasa. Ma quell’insieme di radici da cui sono estratti i valori, si è esaurito? Io dico di no. I valori sono come i ghiacciai: il loro movimento è impercettibile, ma scava la roccia. Allo stesso modo sono i valori: impercettibilmente evolvono, e la Corte Costituzionale è chiamata ad un lavoro di ricerca e scoperta».

Ma oggi, molti anni dopo, non possiamo pretendere che la Costituzione parli dettagliatamente delle problematiche più attuali: «Prendiamo il tema ambientale», dice Grossi. «La costituzione non parla di ambiente, perché all’epoca era lontanissimo da ogni considerazione. Però parla di paesaggio e nella tutela del paesaggio individua un’infinità di diritti individuali dei cittadini. Il compito della Corte Costituzionale è quello di far “respirare” la Costituzione, con la sua opera “inventiva”, nel senso latino del termine: cercare per scoprire. Nel 2016 abbiamo discusso per capire se la Costituzione fosse abbastanza “ossigenata”, per continuare la metafora, e il nostro studio ha dimostrato che sì, il patrimonio giuridico si è arricchito e quel testo è ancora validissimo. La Costituzione è il nostro organo respiratorio, non solo dell’ordinamento giuridico, ma della comunità nazionale italiana».

I commenti dei lettori