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«Don Contin nascosto in una casa a Mezzano»

“Pomeriggio 5” scova nella valle di Primiero (Trento) l’ex parroco di San Lazzaro. Ma la Curia oggi smentisce che sia una casa della Diocesi

di Carlo Bellotto
2 minuti di lettura

MEZZANO. Ad inizio anni era ospitato nel convento della congregazione di Gesù Sacerdote a Trento, retto dai padri Venturini, la struttura specializzata nel recupero dei sacerdoti che hanno perso la “retta via”, ora invece alloggia a Mezzano (a due passi da Fiera di Primiero) in un appartamento – secondo indiscrezioni raccolte in paese – di proprietà della Diocesi. Lui è don Andrea Contin, protagonista ieri della trasmissione televisiva Pomeriggio 5 condotta da Barbara D’Urso. Il religioso sospeso a divinis è rimasto, quindi, in Trentino Alto Adige. Mezzano ieri pomeriggio era completamente innevata.

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L’inviata della trasmissione ha scovato la nuova casa di don Contin e da quanto accertato ha individuato l’abitazione dove vive, lontano da occhi indiscreti, il religioso. Ha pure suonato al suo campanello (la casa è divisa in tre appartamenti) ma nessuno ha risposto. Anzi appena accese le telecamere le luci nell’appartamento di don Contin si sono spente le luci. Lui non si è visto, non si è affacciato.

L’ex parroco di San Lazzaro, travolto dallo scandalo sessuale (e dall’inchiesta della magistratura che ne è scaturita), sta cercando di restare lontano dal clamore mediatico che ha circondato la sua vicenda fin dall’inizio. Il sacerdote sospeso è indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione. L’ indagine è stata avviata dopo la denuncia presentata in procura da una 49enne ex amante del prete (una delle tante), delusa dalla relazione con don Andrea che le avrebbe imposto (secondo la sua versione) incontri sessuali di gruppo (pure con l’allora parroco di Carbonara di Rovolon), minacciando di divulgare sue foto particolari in rete se si fosse sottratta. E, ancora, l’avrebbe costretta a subire violenze fisiche e psicologiche, cedendola ad altri partner attraverso annunci online.

L’inchiesta sul tavolo del sostituto procuratore Roberto Piccione è stata prorogata di altri 6 mesi (quindi in totale si indaga da un anno) che stanno scadendo in questi giorni. Si sta indagando anche sulla contabilità del centro diurno Casetta Michelino, attivo a Pontevigodarzere e fondato dal prete originario di Busiago di Campo San Martino, che di fatto Contin gestiva. All’analisi dei finanzieri anche 5 conti correnti riconducibili a don Andrea attraverso i quali il prete gestiva danaro.

LA SMENTITA DELLA CURIA DI PADOVA  In riferimento a quanto dichiarato nella trasmissione di Canale 5 – Pomeriggio 5 e ripreso dalla stampa locale oggi, venerdì 15 dicembre, relativamente alla vicenda di don Andrea Contin, la Diocesi di Padova sottolinea che il sacerdote sospeso a divinis lo scorso febbraio, attualmente non risiede né in una proprietà della Diocesi, né è la Curia a sostenere eventuali spese di affitto del suo domicilio, ovunque esso sia. Si precisa, inoltre, come già espresso in altre occasioni, che don Andrea Contin non è mai stato ospitato nella struttura della congregazione di Gesù Sacerdote di Trento dei padri Venturini. Per rispetto della verità dei fatti e di questa istituzione, indebitamente coinvolta in questa vicenda, si invita ancora una volta la stampa e qualsiasi altro programma a rettificare anche questa informazione.

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