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Stadio Tombolato, pronto il piano Coni sponsor del restyling

Il Comune presenta il progetto per accedere al fondo “Sport e Periferie”. Un milione e 600 mila euro per rifare campo, tribune, illuminazione e pista d’atletica

di Silvia Bergamin
1 minuto di lettura
CITTADELLA. Uno stadio più grande e più bello, con gli spalti a 360 gradi e la realizzazione della "curva sud". Con il Cittadella frequentatore abituale della vetta della serie cadetta, muove i primi passi anche il restyling dello stadio Tombolato. Giusto ieri mattina è arrivato il via libera della Giunta comunale allo studio di fattibilità, al Coni viene chiesto un finanziamento di un milione e 600 mila euro. L'intervento - per il quale l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Pierobon punta a reperire risorse statali - prevede l'aumento della larghezza del campo da gioco, l'adeguamento di tutti i posti dello stadio con appositi seggiolini e il rifacimento completo della pista di atletica leggera a sei corsie; inoltre, si progetta di incrementare l’impianto di illuminazione, di chiudere tutti i lati dello stadio con il settore mancante nella curva sud e di inserire due nuovi studi televisivi e ulteriori servizi igienici per gli spettatori. Un'operazione che rappresenterebbe un vero e proprio salto di qualità per la struttura che ospita Iori e compagni.

Le risorse dovrebbero arrivare dal fondo di Palazzo Chigi "Sport e Periferie", trasferito al Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Ma quali saranno i prossimi passaggi tecnici attraverso i quali il sogno potrebbe diventare realtà? «Il Coni» si legge nella delibera, «si accinge a presentare un nuovo piano pluriennale per il triennio 2018-2020, per la successiva approvazione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri». Tra le finalità del fondo ci sono «il completamento e l’adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all’attività agonistica nazionale e internazionale».

Il Tombolato rientrerebbe tra le proposte di intervento che i vertici dello sport nazionale stanno raccogliendo per definire le priorità da qui al 2020. Dovesse arrivare l'ok da Roma, un milione e 300 mila euro andranno per le opere e le lavorazioni, i restanti 300 mila euro riguardano spese tecniche e consulenze, Iva, autorizzazioni e parere di altri enti, spese di pubblicità e imprevisti.

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