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Adottata da piccola, torna a Padova e dopo 46 anni ritrova la sua famiglia d'origine

Debora Marcaccini, 46 anni, era cresciuta in Toscana: riabbraccia la madre grazie all'aiuto del parroco del Crocifisso

Alice Ferretti
1 minuto di lettura
Debora Marcaccini a Firenze 

PADOVA. Ogni bambino cresce con un sogno e qualche volta se lo porta dietro anche da adulto. Debora Marcaccini, 46 anni, il suo sogno non l’ha mai abbandonato. L’ha desiderato più di ogni altra cosa e alla fine ci è riuscita. Debora ha ritrovato la sua famiglia d’origine. Aveva appena un anno e mezzo quando è stata data in adozione insieme alla sorella di quattro anni.

«Per un periodo ho abitato con la mia mamma naturale, in via Beato Pellegrino 72, a Padova, poi sono stata con la nonna, e infine sono stata messa in un istituto per la protezione dell’infanzia», racconta Debora Marcaccini che è nata il 2 aprile 1971 con il cognome di Paternoster. «Dopo poco tempo sono stata adottata da una famiglia toscana, i Marcaccini, insieme a una delle mie sorelle. Da allora vivo a Firenze e ho perso completamente le tracce della mia famiglia d’origine».

Debora da piccola con una delle sorelline 


La donna oltre alla sorella che è stata adottata con lei spiega di avere altri 13 tra fratelli e sorelle. Sembrava impossibile trovare il bandolo della matassa.

«So solo che i miei genitori si chiamano Anna Lo Sasso e Giuseppe Paternoster e che dovrebbero avere sui 70 anni. Non so se siano vivi o meno». Nonostante infatti questa sia l’era di internet, dei social network e della comunicazione Debora non è mai riuscita a contattare nessuno dei suoi parenti.

«Ho provato e riprovato a cercare tramite Facebook e sul web in generale ma non sono mai riuscita a trovare nulla. È pieno di Paternoster, soprattutto nella zona del sud Italia, in Calabria e in Basilicata, e non so proprio da dove cominciare».

C’era un unico appiglio, la parrocchia frequentata dalla famiglia: quella del Crocifisso, dove lei stessa era stata battezzata il 18 aprile 1971. Ed è stato proprio grazie a padre Mauro Pizzighini che Debora ha potuto riabbracciare la mamma e i fratelli. Il parroco del Crocifisso, visto l’appello in televisione, ha aperto il registri della parrocchia. Si è messo subito in contatto con il fratello di Debora che vive a Padova. Si chiama Francesco Lo Sasso e ha 52 anni.

«Non lo trovavo perché ha il cognome di mia madre» ragiona Debora. «Comunque ci siamo ritrovati tutti insieme. Mia madre vive a Benevento, mio padre in Svizzera, i miei sei fratelli a Padova. Abbiamo ristabilito il contatto finalmente».

Debora nonostante un’infanzia travagliata, oggi è serena. A Firenze, dove lavora come domestica, ha un marito e un figlio di vent’anni che fa lo chef. La sua vita è completa ora che è stato aggiunto quel tassello. Quel sogno cullato per tanti anni e ora finalmente divenuto realtà.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

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