In evidenza
Sezioni
Annunci
Quotidiani NEM
Comuni

Morto di infarto in Brasile, la Regione non paga il rientro

I parenti di Mauro Boatto chiedono il contributo previsto per i veneti nel mondo. Ma scoprono che il fondo non c’è più. Palazzo Balbi: «Risorse dirottate altrove»

di Elena Livieri
1 minuto di lettura
Palazzo Balbi a Venezia, sede della Regione 

PADOVA. Padovano muore per infarto in Brasile, a Salvador de Bahia, dove si era trasferito da otto anni. I parenti, appresa la notizia, si mettono in moto per organizzare il rientro della salma. Il costo è elevato, sfiora i diecimila euro. Vengono a sapere che la Regione Veneto prevede il rimborso totale della spesa nell’ambito delle iniziative per i Veneti nel Mondo. Ma il fondo non è stato finanziato. Così, almeno, si è sentito rispondere nei giorni scorsi quando ha telefonato agli uffici regionali per chiedere informazioni Dario Zilio che in Brasile ha perso lo zio Mauro Boatto.

Mauro Boatto 


«Il decesso è avvenuto lunedì» racconta Zilio, «e lo abbiamo saputo grazie a un amico dello zio. Mauro si era trasferito in Brasile otto anni fa e lavorava nel settore della ristorazione. Aveva 58 anni ed è stato un infarto a stroncarlo. Purtroppo non ne sappiamo di più per il momento. Insieme ad altri parenti ci siamo attivati per far rientrare la salma a Padova, scoprendo che questa operazione comporta una spesa molto elevata, fino a diecimila euro. Ho chiamato sia il Consolato italiano in Brasile che la Farnesina per cercare informazioni e capire come muovermi. Ed è stata proprio la Farnesina a informarmi che la nostra Regione prevede degli aiuti per i Veneti nel mondo. Così mi sono messo a cercare e ho scoperto che in effetti c’è una legge che prevede la copertura totale della spesa per il rientro della salma in patria. Purtroppo, però, sembra solo un annuncio» rileva Zilio, «dal momento che quando ho telefonato in Regione mi è stato risposto che il fondo dedicato non è finanziato». Un cassetto vuoto, insomma. «Mi è stato detto di presentare la domanda che non si sa mai. Non mi sembra serio. Noi ci faremo carico della spesa» sottolinea Zilio, «perché ci teniamo che lo zio sia sepolto a casa. Questa vicenda però lascia l’amaro in bocca».

Dario Zilio ha voluto raccontare la vicenda anche sulla pagina facebook di Italiani che vivono in Brasile: «Le reazioni mi hanno fatto sorridere» confida, «perché qualcuno ha replicato “i soliti comunisti”, così ho dovuto fargli notare che in Veneto governa la Lega, proprio quella di “prima i veneti”. Mi sa che le cose sono un po’ cambiate».

Da Palazzo Balbi alzano bandiera bianca: «In effetti la legge c’è ed è per questo che si trova sul portale online» viene confermato, «ma il fondo per finanziarla è stato progressivamente diminuito per far fronte alle necessità che negli ultimi anni sono state sempre di più. Ci sono stati tagli in tantissimi settori per poter garantire servizi essenziali, a partire dalla Sanità. Comprendiamo l’amarezza di questa famiglia, ma purtroppo quel fondo non è più finanziato».


 

I commenti dei lettori