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Padova, operatore ecologico ustionato in piazza

Stava rabboccando il carburante a una macchina per pulire la strada ed è partita la fiammata che l’ha colpito in faccia

di Felice Paduano
1 minuto di lettura

PADOVA. Incidente durante una normalissima manovra di rabbocco del carburante: l’operatore ecologico M.P., 29 anni, da anni in servizio all’AcegasApsAmga-Gruppo Hera, è rimasto ustionato al volto mentre armeggiava con una idropulitrice con la quale avrebbe dovuto pulire le piazze. Per lui una prognosi di 20 giorni mentre  l’idropulitrice è stata sequestrata.

Ore 7.50, davanti al Bar dei Osei, in piazza dei Frutti, angolo Volto della Corda. L’uomo, dopo aver bevuto un caffè, si avvia a mettere in moto il mezzo per pulire la strada. Si accorge, però, che è quasi finita la benzina. Prende una tanica e inizia a versare. Il motore è già caldo e si sprigiona una fiammata che lo colpisce a tradimento.

Il netturbino, considerato da tutti un esperto del settore, imbraccia l’estintore e corre a spegnere l’improvviso incendio. In suo soccorso arriva anche Franco Bonaguro, marito di Stefania Verdini, titolare del banco di dolciumi che si trova davanti al Caffè Margherita.

Il commerciante viene in aiuto del dipendente di AcegasAps utilizzando un secondo estintore, che è appeso all’esterno del Bar dei Osei.

Il fuoco viene spento in meno di due minuti, ma le conseguenze per l’operatore ecologico sono abbastanza pesanti perché, nel frattempo, le fiamme hanno toccato anche una parte del suo volto, occhi compresi.

In meno di cinque minuti, arrivano i vigili del fuoco, alcuni agenti della polizia municipale, due volanti della polizia, i carabinieri e un’ambulanza del 118.

Mentre l’uomo viene trasportato in ospedale, dove ci resta sino a metà pomeriggio per affrontare le prime medicazioni sul volto (20 giorni di prognosi), in piazza si crea un folto capannello di persone. Tutti chiedono cos’è successo.

Alle 8.45 arrivano anche i medici ed i tecnici dello Spisal, che, in qualità di pubblici ufficiali, dopo aver raccolto dai presenti quante più testimonianze possibili, scrivono già un primo verbale in relazione all’incidente accaduto.

Intanto dalla sede centrale del Gruppo Hera, a Bologna, i dirigenti della multiutility interregionale fanno sapere di avere la massima fiducia nella ricostruzione dell’episodio da parte degli ispettori dello Spisal. Quanto alle ipotesi, si valuta sia l’errore che il guasto.

M.P. non è un netturbino qualsiasi. Assieme ad un gruppo di medici fa parte di un’associazione di clown che vanno negli ospedali per far ridere i bambini. Tre mesi fa ha fatto parte di una missione di volontari, italiani e spagnoli, che sono andati negli ospedali della Palestina per far sorridere i minori feriti durante gli scontri tra israeliani e palestinesi nella striscia di Gaza.

«Se l’è vista brutta» sottolinea Franco Bonaguro. «Poteva andare peggio. In piazza lo conosciamo tutti. È un bravo ragazzo. Ha un cuore grande come una montagna. Sempre disponibile ad aiutare gli altri».


 

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