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Tre missionari volano da Padova in Etiopia

Sono attesi a Robe dove si trova anche il vescovo emerito monsignor Mattiazzo

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I tre missionari con il vescovo Claudio Cipolla e don Gateano Borgo 

PADOVA. Sono in partenza tre nuovi missionari “fidei donum” che andranno a portare il proprio dono di fede in Africa. Precisamente andranno in Etiopia, nella prefettura apostolica di Robe. La primissima missionaria, in quell’area, è stata madre Teresa di Calcutta, ora patrona di Robe. È una zona dove l’evangelizzazione è ancora agli albori e i fedeli cattolici sono pochissimi (circa 850, su oltre tre milioni e mezzo di abitanti), ma l’impegno della chiesa padovana è forte e radicato: sono presenti suore francescane, suore di Madre Teresa, cappuccini, un missionario lazzarista e il vescovo emerito, monsignor Antonio Mattiazzo.

I prossimi a partire saranno don Stefano Ferraretto, padovano classe 1983, prete dal 2008 e ora assistente in Seminario Maggiore; don Nicola De Guio, 48 anni di Asiago, attualmente parroco moderatore dell’unità pastorale di Canove (Vi); e la giovanissima Elisabetta Corà, 24enne di Asiago da poco laureata in Teologia alla Facoltà teologica del Triveneto. Dopo l’estate tutti e tre vivranno prima un periodo di formazione al Cum (Centro unitario missionario) di Verona, quindi qualche mese di studio dell’Inglese e a gennaio 2019 saranno ad Addis Abeba per studiare la lingua locale (Oromo).

A dare l’annuncio della partenza, ieri, è stato il vescovo Claudio, che ha sottolineato la grande importanza attribuita dalla diocesi a questa missione: «In tempi di carenza di vocazioni presbiterali, ne è testimonianza l’ordinazione nei giorni scorsi di un unico prete diocesano» ha ricordato il vescovo, «dedicare due preti alla missione ad gentes è il segno che la missione fa parte della nostra vita. I due preti che andranno in Etiopia si aggiungono agli altri due che in questi mesi sono partiti uno per l’Ecuador e l’altro per lo Stato di Roraima in Amazzonia. Abbiamo anche la gioia di avere vocazioni missionarie e riconoscere i carismi che il Signore dona alla sua Chiesa è molto importante. La presenza poi di una giovane donna ci dice anche che la vita va dedicata per grandi missioni e grandi ideali. I giovani ancora ne sono capaci e vanno incoraggiati».

I tre, dal canto loro, partono con molto entusiasmo: «È una grande sfida, ma anche la realizzazione di un sogno che porto in cuore da sempre» spiega Elisabetta, «ero già stata in Etiopia e dopo la laurea ho colto al volo questa opportunità. Partiamo con spirito di condivisione e servizio, quello che portiamo è il dono di noi stessi e il desiderio di conoscere».

Silvia Quaranta
 

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