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Camposampiero, il Papa scrive ammirato al prete che aiuta le donne a non abortire

Lettera dal Vaticano al parroco di Rustega: «Caro don Marco, il suo esempio è molto meglio di mille prediche»

Francesco Zuanon
1 minuto di lettura
Don Marco Scattolon 

CAMPOSAMPIERO. Anche Papa Francesco incoraggia don Marco Scattolon ad andare avanti. Nei giorni scorsi, in canonica a Rustega, è arrivata una lettera dal Vaticano firmata dal nunzio apostolico in Italia e a San Marino, Emil Paul Tscherrig, ed indirizzata al parroco don Marco Scattolon.

La decisione del sacerdote piombinese di donare 1.000 euro, al momento della nascita del figlio, a sei donne che avevano inizialmente scelto di abortire a causa delle tante difficoltà da affrontare durante e dopo la gravidanza, ha colpito anche il Papa ed il Vaticano. «Il suo è un luminoso esempio, più loquace di mille prediche ed insegnamenti cattedratici, dell'immenso valore della vita umana e del sostegno che ad essa dobbiamo riservare ad ogni costo», scrive il nunzio apostolico Tscherrig. Il gesto di don Marco è un esempio evangelico di investire nelle "cose di Dio"», scrivono da Oltretevere, perché, continua l'alto prelato, «è meraviglioso constatare che i risparmi di un ecclesiastico siano riconsegnati al "tesoro" di Dio, che è ogni uomo vivente, soprattutto colui che è più indifeso e nel bisogno».

Alla fine della lettera il saluto del Papa: «Anche a nome del Santo Padre Francesco, le rinnovo autentica riconoscenza ed invoco copiosa la benedizione del Signore».

Ieri don Marco, come da sua indole, non voleva troppo clamore ma la lettera, pubblicata a sua insaputa sul blog della frazione, ha fatto il giro della piazza virtuale che è ormai diventata Facebook. «Non avrei voluto renderla nota - spiega don Marco - perché sono già stato esposto abbastanza ricevendo approvazioni e critiche. Non cerco pubblicità».

Tuttavia, a un parroco, fa sempre piacere ricevere i complimenti dal Papa: «Certamente ho apprezzato leggere queste righe, anche se il Papa ha di sicuro cose ben più importanti a cui pensare».

Don Marco non ha mai incontrato di persona Papa Francesco. «L'ho visto soltanto in piazza San Pietro, insieme ai miei parrocchiani, nell'udienza generale».

Ma non si sa mai che a Rustega non possa arrivare una telefonata dal Vaticano: «Non credo proprio che mi telefonerà», conclude don Marco che domenica, nella consueta cartolina, aveva difeso le sue scelte: «Ringrazio chi mi porta soldi, carrozzine, pannolini, latte in polvere e vestiti in buono stato per bimbi e mamme in gravidanza: servono eccome. Lo Stato oggi dà pannoloni per anziani ma non pannolini per i bimbi, che strano».

Un anno fa don Scattolon aveva elaborato i dieci comandamenti “fai da te” dell’uomo d’oggi. Il primo: «A sera avrai un altro Dio: la Tv». Il secondo: «Nomina e invidia i vincitori di soldi».


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