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Autonomia, primo round fra Veneto e il governo

VENEZIA. L’appuntamento è oggi pomeriggio alle 14.30 a Roma nella sede del ministero degli Affari regionali, il tema è l’autonomia del Veneto. Dopo il referendum del 22 ottobre in cui l’affluenza...

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VENEZIA. L’appuntamento è oggi pomeriggio alle 14.30 a Roma nella sede del ministero degli Affari regionali, il tema è l’autonomia del Veneto. Dopo il referendum del 22 ottobre in cui l’affluenza alle urne si è attestata al 57,2 per cento e i Sì al 98,1%, il presidente della giunta regionale Luca Zaia e la delegazione veneta incontrano la squadra governativa guidata dal sottosegretario Gianclaudio Bressa, fra l’altro ex sindaco di Belluno.

Un faccia a faccia fra veneti che potrebbe avere un contenuto interlocutorio, in quanto solo la prima tappa di un percorso che si annuncia piuttosto lungo. Il Veneto si appresta infatti a chiedere l’attribuzione di tutte e 23 le competenze previste dagli articoli 116 e 117 della Costituzione. Senza poi contare che nelle settimane scorse il governatore leghista ha agitato anche la richiesta di vedersi attribuiti i nove decimi del prelievo fiscale, come accade nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Insomma la materia è enorme ed è probabile che nella prima riunione di oggi pomeriggio si faccia soprattutto ordine sulla materia da trattare e su come procedere. Che non si entri cioè nel merito della trattativa, che si preannuncia appunto molto vasta, ma che si decida un modus operandi con cui regolare la trattativa nel suo complesso.

Questo tipo di percorso è reso più probabile dalla lunga lista delle competenze reclamate dal Veneto. A differenza di Lombardia ed Emilia Romagna, che hanno a propria volta iniziato la trattativa nelle settimane scorse, il Veneto arriva a Roma senza specifiche richieste su questa o quella materia. E questo rende sicuramente più complesso il tavolo che si va a istituire.

Fra l’altro la delegazione veneta arriva oggi a Roma orfana di uno dei suoi “saggi”. Il 22 novembre è morto infatti il professor Carlo Buratti, 70 anni, docente emerito di Scienza delle finanze all’Università di Padova. Proprio ieri si sono svolti i funerali del professore. La sua scomparsa ha creato sconcerto e dolore in chi lo ha conosciuto e frequentato vuoi come collega docente, vuoi come studente, ma ha creato anche nella squadra veneta un vuoto di conoscenze difficile da colmare. Il professor Buratti era infatti indicato da tutti come l’uomo dei numeri, e ora si pone il problema di trovare l’uomo giusto per questa delicatissima competenza professionale, in una squadra, quella creata da Zaia, fatta tutta di tecnici. È un altro motivo per pensare che l’appuntamento di oggi avrà un suo valore storico ed emotivo, ma per la trattativa concreta, per il confronto magari duro fra Venezia e Roma, ci sarà da attendere qualche altro round negoziale.

Maurizio Fregoli

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