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Stop a Forconi e Italia nel cuore A rischio Valore Umano e Siamo

VENEZIA. Entro oggi alle 12 alla Corte d’Appello i delegati delle liste di “Italia agli italiani Forza Nuova”, “Partito del Valore Umano” e “Siamo” dovranno presentare la documentazione mancante,...

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VENEZIA. Entro oggi alle 12 alla Corte d’Appello i delegati delle liste di “Italia agli italiani Forza Nuova”, “Partito del Valore Umano” e “Siamo” dovranno presentare la documentazione mancante, mentre è ormai sicuro che le liste “Destre Unite Forconi Aemn” (solo al Senato) e “Italia nel cuore” (solo alla Camera) sono state ricusate. Italia nel cuore ha già fatto ricorso in Cassazione.

Il “Partito del Valore Umano”, con lista presentata al Senato e alla Camera, risulta avere un candidato ricusato al Senato che ieri non era in nessun modo rintracciabile. La persona interessata ha presentato la lista a Venezia, ma risulta domiciliata in Piemonte e residente in Veneto. Per trovarla ieri la Corte d’Appello ha mandato la Digos a casa in entrambi i posti. Oggi si saprà se anche alla Camera Veneto 1 e Veneto 2 sono stati riscontrati gli stessi problemi. Per quanto riguarda la Camera Veneto 2 si saprà solo oggi alle 12 quali e se ci sono liste ricusate.

Se per Forza Nuova il problema sembra sia solo di alcuni documenti mancanti alla Camera 1, diverso è il caso di “Siamo” che al Senato ha ben quattro candidati all’uninominale non in regola e deve integrare anche alcuni documenti per la Camera Veento 1. Se entro oggi non presenterà tutto, rischia di essere espulso.

In totale le liste presentate al Senato sono state 20 (ricusati Forconi), mentre alla Camera 21 (ricusata Italia nel cuore).

Una curiosità anche per quanto riguarda la “Lega”. Attualmente nel simbolo è stato tolto il sole delle Alpi e la parola Nord per renderlo di interesse nazionale, lasciando Alberto da Giussano e la scritta Salvini premier. A guardare bene però nei documenti inviati al Ministero dell’Interno risulta ancora “Lega Nord” a tutti gli effetti e viene da chiedersi se si tratti di un ritocco solo di facciata e non di un effettivo cambiamento.

Ieri alla Corte d’Appello funzionari, magistrati e ufficiali giudiziari non hanno smesso un momento di controllare le pile di migliaia di firme consegnate il giorno prima. Le tre sezioni lavorano in aule indipendenti, ma tutte a ritmo serrato per un totale di una cinquantina di persone. Il nuovo sistema elettorale ha richiesto infatti un impegno estremo da parte dei funzionari della cancelleria che hanno comunque portato a termine il lavoro facendo le ore piccole. (v.m.)

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