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Razzismo sui treni Azzalin attacca Rizzotto «Punire chi sbaglia»

VENEZIAArriva anche in Veneto l’eco dell’annuncio shock a bordo del regionale 2653 di Trenord sulla linea Milano. «Zingari scendete, avete rotto», ha detto il capotreno che rischia il licenziamento....

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VENEZIA

Arriva anche in Veneto l’eco dell’annuncio shock a bordo del regionale 2653 di Trenord sulla linea Milano. «Zingari scendete, avete rotto», ha detto il capotreno che rischia il licenziamento. E ovviamente c’è chi esprima solidarietà alla dipendente delle Fs , come Silbia Rizzotto (Lista Zaia) e chi non ci sta e dice che coprire ogni episodio di razzismo sta diventando una moda, come dichiara Graziano Azzalin (Pd).

La contesa ruota intorno alla frase pronunciata sul regionale 2653 di Trenord di mercoledì diretto a Mantova. «I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. Scendete perché avete rotto. E nemmeno agli zingari”. Ne è nata un’inchiesta interna all’azienda: ora la dipendente responsabile rischia il licenziamento. “Sconcertante”, dice Silvia Rizzotto, capogruppo lista Zaia Presidente: “Esprimo piena solidarietà alla dipendente ferroviaria messa alla gogna dai soliti buonisti e accusata di razzismo, mentre, al di là di qualche espressione colorita che potrebbe aver usato, credo che abbia semplicemente adempiuto al proprio dovere”.

Magari il licenziamento è eccessivo ma, secondo Graziano Azzalin (Pd), il problema è un altro: coprire e giustificare gli episodi di razzismo. “Si insiste a voler etnicizzare i reati, come se a commetterli fossero solo alcune categorie, seguendo la linea del ministro dell’Interno che twitta in maniera compulsiva quando il colpevole o presunto tale ha un altro colore o professa un’altra religione. Chi commette un reato è giusto che paghi, ma ricordo che la responsabilità penale è individuale, non si possono attaccare e discriminare intere categorie di persone”.



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