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Stefani: all’orizzonte c’è la firma Bitonci: ora troveremo le risorse

gli scenariIl ministro Erika Stefani non cambia idea e rassicura Luca Zaia : « Siamo quasi al traguardo e con la firma dell’intesa, il Veneto si può aspettare un ottimo risultato: vedrà riconosciuta...

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gli scenari

Il ministro Erika Stefani non cambia idea e rassicura Luca Zaia : « Siamo quasi al traguardo e con la firma dell’intesa, il Veneto si può aspettare un ottimo risultato: vedrà riconosciuta la propria autonomia» come chiesto con il referendum del 22 ottobre 2017». Il ministro parla a Vicenza Oro September e ribadisce che «ogni Regione ha fatto delle richieste diverse, calibrate sulle proprie possibilità, capacità e territorialità. Quindi ogni Regione ha fatto una declinazione nelle competenze diverse». E i 9 decimi di gettito fiscale? Erika Stefani ha sempre ribadito che si parte dalla spesa storica a saldo zero, senza aumento di deficit e nell’arco di 5 anni si arriverà ai costi standard. In questo contesto il «calcolo viene fatto nel momento in cui si vedrà il tipo di trattenimento di risorse, ma comunque non siamo lontani». Ultima questione: la legge delega: il nodo verrà «risolto dal Parlamento» .

Sull’autonomia interviene anche il sottosegretario al Mef Massimo Bitonci. «Ho partecipato a tutti gli incontri e siamo in dirittura d’arrivo, a ottobre si firmerà l’accordo tra il Veneto e il governo. La palla passa al Mef perché non esiste autonomia vera senza risorse adeguate. I ministeri sono un muro di gomma e dovremo trovare le giuste compensazioni. Si parte dal costo storico e nell’arco di 5 anni diventeranno costi standard, le regioni virtuose ne trarranno dei grandi vantaggi. Ho sempre partecipato agli incontri convocati dal ministro Erika Stefani e il dibattito ora ruota attorno allo strumento giuridico da adottare. Io continuo a condividere la proposta del governatore Luca Zaia, che ha proposto la legge delega: questa è la misura a migliore perché consente di scrivere ogni singolo decreto materia per materia, sulla base delle esigenze delle regioni. Il dibattito riguarda le strutture legislative del ministero e siamo in dirittura d’arrivo». Massimo Bitonci poi torna a parlare di banche: il fondo con 500 milioni di euro per rimborsare i risparmiatori travolti dal crac di Bpvi, Veneto Banca, Etruria, Carife, Carichiesti e Carimarche è “onnicomprensivo” e riguarderà gli azionisti e non gli obbligazionisti. Insomma, i 100 milioni del governo Gentiloni sono diventati 500. —

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