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Il Padova anti Fermana è pronto il campo ancora no

Bisoli pare avere le idee chiare: avanti con Cisco e il 4-3-3 forse dall’inizio. Problemi (risolvibili?) dopo il match di rugby

di Francesco Cocchiglia
2 minuti di lettura
PADOVA . Il Padova è quasi pronto, l’Euganeo ancora no. Tra quarantotto ore, lunedì sera, i biancoscudati saranno gli ultimi del girone B a scendere in campo, nel posticipo contro la Fermana: Pierpaolo Bisoli studia come aggirare le “barricate” marchigiane e medita la conferma dal primo minuto del tridente che una settimana fa ha scardinato l’Albinoleffe nella ripresa. Se la squadra è quasi fatta, però, proprio in viale Rocco i preparativi sono ancora indietro: dopo il test match dell’Italrugby di una settimana fa, il terreno di gioco mostra diverse criticità, e sarà necessario un intervento in extremis per far sì che Pulzetti e compagni possano trovarlo in condizioni accettabili tra due giorni.

AVANTI CON CISCO. La prestazione di una settimana fa, nei secondi 45 minuti di Bergamo, ha convinto il tecnico biancoscudato che il 4-3-3 potrebbe diventare un’idea interessante anche dall’inizio. È stata questa impostazione, prima ancora dell’esplosione - con relativa doppietta - del giovane Andrea Cisco, a riscrivere la storia di una sfida difficile che ha lanciato il Padova a +6 sul Renate secondo in classifica. A maggior ragione di fronte alla Fermana, che nelle ultime sei partite ha raccolto per ben quattro volte lo 0-0, Bisoli pensa alla riproposizione del tridente formato da Cisco, Guidone e Capello: è la formazione che il tecnico ha testato nell’amichevole in famiglia disputata ieri alla Guizza contro la formazione Berretti.

In difesa sarà confermato Cappelletti come terzino destro, con il rientrante Trevisan al fianco di Ravanelli, mentre è a centrocampo che sorgono i maggiori dubbi: la conferma del trio formato da Pulzetti, Pinzi e Belingheri (gli stessi tre della ripresa di Bergamo) parrebbe la più scontata, ma ieri l’ex Spezia è stato provato in cabina di regia, con l’inserimento di Mandorlini nella posizione di interno di destra. L’allenamento di ogg, e l’ultima rifinitura di domani all’Appiani, scioglieranno ogni dubbio, compresi quelli legati alle condizioni di De Risio e Serena, che nemmeno ieri si sono allenati col gruppo: se rientreranno in squadra, potrebbero andare in panchina.

ALL’ULTIMO MINUTO. Se la formazione è quasi fatta, non si può dire lo stesso dello stadio. Il manto erboso era stato abbondantemente "insabbiato" alla vigilia del match di rugby tra Italia e Sudafrica di sette giorni fa, grazie a questo stratagemma non ha risentito eccessivamente del test match. Eppure la situazione, nonostante questo, è ancora lontana dalla normalità. Se le linee devono ancora essere tracciate, e nella zona centrale del campo il fondo appare a tratti ancora irregolare, con qualche inevitabile buca qua e là, è nelle aree di rigore che nascono i maggiori problemi. Dove erano stati piantati i pali delle porte da rugby, infatti, sono rimasti dei grandi dischi di sabbia in piena area piccola: se non saranno rizollati a dovere, ma lasciati così come sono, potrebbero compromettere le traiettorie della palla proprio a due passi dai due portieri.

Lunedì mattina è previsto l'ultimo intervento della ditta di Codroipo incaricata della manutenzione del campo di gioco, che dovrebbe dare l’ultima sistemata: sarà una corsa contro il tempo, e non è garantito che il risultato riesca ad essere ottimale.

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