Siccità e cimici, raccolti ko «Lo Stato adesso ci aiuti»
Appello dal settore primario, ieri mattina, durante la Festa del Ringraziamento Tanta gente al Sacro Cuore per riscoprire la fede e l’amore per la terra e la natura
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«Lo Stato aiuti gli agricoltori: abbiamo registrato un -40% nel raccolto 2017».
Sos da Guido Tomasella a Pordenone, ieri mattina, nella Festa del Ringraziamento celebrata nella parrocchia Sacro Cuore, con i conti sulla crisi stagionale.
«La siccità e l’ondata di cimici hanno messo in ginocchio tante aziende – ha detto Tomasella in cabina di regia della giornata –. Raccolti impoveriti fino al 40% nel settore degli ortaggi e frutta anche nelle nostre terre. Chiediamo allo Stato contributi per incentivare i giovani che vogliono riprendere gli antichi lavori».
Frutti della terra sull’altare su cui don Angelo Grillo ha celebrato la Giornata del Ringraziamento, pane sfornato e mozzarelle fresche del casaro Stefano De Giusti sul sagrato, ieri mattina, per una parrocchia gremita.
«Le politiche in atto hanno gli obiettivi della salvaguardia dell’ambiente e della convivenza civile – ha detto il sindaco Ciriani affiancato dal comandante della polizia locale Stefano Rossi –. I valori cristiani della civiltà contadina sono alla radice del nostro passato e forza del presente».
«I doni di Dio – ha ricordato don Angelo –, pane, sale, lievito, vino, miele, olio, latte sono da condividere con gli altri».
Le metafore cristiane usate da don Angelo Grillo hanno sottolineato il valore dell’accoglienza. «La prossima domenica – ha anticipato il parroco – sarà dedicata alla povertà». La comunità del Sacro Cuore è in prima linea per dare una mano a chi non ce la fa.
«È stata una giornata – ha rilevato Tomasella – nel segno della tradizione cristiana. Con tanti volontari, la mia famiglia, il parroco don Angelo, il sindaco Alessandro Ciriani e le persone di buona volontà vogliamo sottolineare il legame uomo-terra che è il lavoro degli agricoltori. Un rapporto creativo e sacro».
Pace e amore per la natura sono state le parole centrali nella domenica cristiana. Contadini, imprenditori, politici e gente che lavora la terra sono stati uniti dalla fede e nella generosità. «L’agricoltura è un fattore importante per l’occupazione e la celebriamo con il cuore – ha aggiunto Tomasella –. Ci rimbocchiamo le maniche anche per le nuove generazioni. È importante dare continuità al lavoro nei campi».
La festa ha radici antiche, celebra la fine della stagione agreste con l’avvio di quella invernale e recupera i valori contadini. Con la benedizione della terra e del lavoro della civiltà rurale e la tradizionale parata di macchine agricole, il passaggio di un glorioso Landini ha chiuso idealmente la giornata.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Sos da Guido Tomasella a Pordenone, ieri mattina, nella Festa del Ringraziamento celebrata nella parrocchia Sacro Cuore, con i conti sulla crisi stagionale.
«La siccità e l’ondata di cimici hanno messo in ginocchio tante aziende – ha detto Tomasella in cabina di regia della giornata –. Raccolti impoveriti fino al 40% nel settore degli ortaggi e frutta anche nelle nostre terre. Chiediamo allo Stato contributi per incentivare i giovani che vogliono riprendere gli antichi lavori».
Frutti della terra sull’altare su cui don Angelo Grillo ha celebrato la Giornata del Ringraziamento, pane sfornato e mozzarelle fresche del casaro Stefano De Giusti sul sagrato, ieri mattina, per una parrocchia gremita.
«Le politiche in atto hanno gli obiettivi della salvaguardia dell’ambiente e della convivenza civile – ha detto il sindaco Ciriani affiancato dal comandante della polizia locale Stefano Rossi –. I valori cristiani della civiltà contadina sono alla radice del nostro passato e forza del presente».
«I doni di Dio – ha ricordato don Angelo –, pane, sale, lievito, vino, miele, olio, latte sono da condividere con gli altri».
Le metafore cristiane usate da don Angelo Grillo hanno sottolineato il valore dell’accoglienza. «La prossima domenica – ha anticipato il parroco – sarà dedicata alla povertà». La comunità del Sacro Cuore è in prima linea per dare una mano a chi non ce la fa.
«È stata una giornata – ha rilevato Tomasella – nel segno della tradizione cristiana. Con tanti volontari, la mia famiglia, il parroco don Angelo, il sindaco Alessandro Ciriani e le persone di buona volontà vogliamo sottolineare il legame uomo-terra che è il lavoro degli agricoltori. Un rapporto creativo e sacro».
Pace e amore per la natura sono state le parole centrali nella domenica cristiana. Contadini, imprenditori, politici e gente che lavora la terra sono stati uniti dalla fede e nella generosità. «L’agricoltura è un fattore importante per l’occupazione e la celebriamo con il cuore – ha aggiunto Tomasella –. Ci rimbocchiamo le maniche anche per le nuove generazioni. È importante dare continuità al lavoro nei campi».
La festa ha radici antiche, celebra la fine della stagione agreste con l’avvio di quella invernale e recupera i valori contadini. Con la benedizione della terra e del lavoro della civiltà rurale e la tradizionale parata di macchine agricole, il passaggio di un glorioso Landini ha chiuso idealmente la giornata.
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