«Combattere il razzismo senza esitazioni»
Un’ottantina di persone in piazza dopo i fatti di Macerata. «Da Renzi e Minniti una ferma condanna»
Anche a Pordenone come in varie parti d’Italia s’è voluto esprimere la «condanna contro fascismo, razzismo e violenza sessista» in seguito ai fatti accaduti a Macerata, in concomitanza con la manifestazione nella città marchigiana. L’organizzazione è stata curata da Iniziativa libertaria, ma in piazza XX settembre ieri, tra le circa 80 persone, c’erano anche associazioni e realtà politiche vicine a questa presa di posizione.
«Il ritorno del razzismo e del fascismo in Italia è un problema grosso – è stato detto tra gli interventi –. Quello che è successo a Macerata è un atto terroristico: non si deve minimizzare perché, mentre in altri Paesi europei i vili attentati terroristici sono avvenuti per mano dell’Isis, degli estremisti islamici, in Italia l’unico atto terroristico è fascista. Ed è inaccettabile che forze politiche come la Lega sostengano che la causa di ciò sia perché in Italia ci sono troppi neri, o che il centrosinistra di Renzi e Minniti balbetti nel condannare questo attentato fascista e razzista».
È stato ribadito che a Macerata ci sia stata una «tentata strage premeditata» e nel giro di poche ore «Forza Nuova, partito neofascista che si presenta da anni alle elezioni decide di sostenere pagando le spese processuali» di Luca Traini.
E s’è ricordato che Pordenone non è una città esente da episodi che coinvolgono i più deboli e gli ultimi, «vedi come vengono trattati i richiedenti asilo», ma è stato rievocato anche il caso del concerto skinhead, organizzato ad Azzano Decimo nel giorno della memoria. «Dobbiamo metterci la faccia – è stato esortato –. Basta diffidenza, rivolgiamoci a chi ha la responsabilità delle decisioni: il problema non è chi vive in strada, ma sono la sanità e le scuole che non funzionano, la privatizzazione e le aziende sempre più oppressive verso i lavoratori». (l.v.)
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