Soldi delle opere caritative diocesane, la maggioranza agli extracomunitari
Il rendiconto dell’8 per mille nel Pordenonese. Nel 2017 a loro favore 207 mila euro, agli anziani 40 mila, ai portatori di handicap 135 mila
Enri LisettoPORDENONE. Un milione 606 mila euro: a tanto ammonta la carità fatta nel 2007 dalla diocesi di Concordia-Pordenone. I fondi per l’8 per mille sono stati distribuiti.
E, per quanto riguarda il capitolo delle “opere caritative” a ottenere di più, nel territorio di competenza della diocesi di Concordia-Pordenone, sono stati i cittadini stranieri. È quanto si evince dal “Rendiconto 2017” delle somme attribuite dalla Conferenza episcopale italiana. Il documento è suddiviso in due parti: la prima riguarda le esigenze di culto pastorale, la seconda gli interventi caritativi.
La Cei ha erogato 523 mila 500 euro per «opere caritative diocesane»: 207 mila (39,55 per cento) sono stati assegnati in favore di extracomunitari, 141 mila 500 (27,02) di altri bisognosi, 135 mila (25,78) di portatori di handicap e 40 mila (7,65 per cento) in favore di anziani. Più in dettaglio, dal capitolato “in favore di extracomunitari”, 150 mila euro sono stati assegnati alla Fondazione Buon Samaritano, 35 mila all’Opera Odorico da Pordenone, 22 mila all’associazione Casa Madonna Pellegrina.
Alla Buon Samaritano sono andati anche 10 mila euro in favore di anziani e 90 mila della voce “altri bisognosi”. L’opera diocesana di assistenza religiosa e sociale ottiene 30 mila euro in favore degli anziani e 85 mila per portatori di handicap (50 mila al seminario). In «favore di altri bisognosi», a Casa Betania sono assegnati 1.500 euro e 50 mila alla diocesi per Casa Madre della vita, che si occupa di madri in difficoltà.
I soldi erogati alle parrocchie ammontano a 48 mila 500 euro. Nello specifico: 10 mila a Concordia e San Giorgio di Pordenone, 9 mila a San Marco di Pordenone e Villotta Basedo, 5 mila a Sant’Andrea di Portogruaro 3 mila a Santa Maria in Lison e 2 mila 500 a Meduno-Navarons.
All’ambito urbano Noncello sono stati erogati 13 mila euro (servizi sociali), 13 mila 500 all’Oftal. «In favore di altri bisognosi» sono stati assegnati: 36 mila euro alla Fondazione Marconi, 20 mila alla Coop Oasi, 18 mila 500 al Consultorio Noncello, 15 mila a Fondaco, 10 mila a Vendramini e “Carcere e comunità”, 5 mila al Noce e mille al Banco alimentare. La Carità del Vescovo ha portato 74 mila euro ai bisognosi.
Ammontano a 818 mila euro le erogazioni 2017 per esigenze di culto. La “parte del leone” la fa la voce “Cura delle anime”, 476 mila euro sostanzialmente per attività pastorali (curia, cultura, formazione), quindi 119 mila per museo e arte sacra, 100 mila euro per il seminario, 52 mila per la formazione in sede e a Roma o all’Università, 23 mila per scopi missionari e 42 mila per la catechesi e per iniziative di cultura religiosa.
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