Spoon River e Grande Guerra ecco “La ballata senza nome”
PALAZZOLO DELLO STELLA. A cent’anni dalla battaglia di Caporetto, uno dei più importanti scrittori italiani di canzoni dà voce a una vera e propria “antologia di Spoon River” della prima guerra...
PALAZZOLO DELLO STELLA. A cent’anni dalla battaglia di Caporetto, uno dei più importanti scrittori italiani di canzoni dà voce a una vera e propria “antologia di Spoon River” della prima guerra mondiale. Un’opera di ampio respiro letterario, storico e culturale, che racconta un momento cruciale della nostra storia e, nello stesso tempo, grazie alla prosa musicale e raffinata, ci restituisce le voci, i sentimenti e le passioni di un’Italia scomparsa. Massimo Bubola, nome di culto e figura centrale della musica d’autore italiana, poeta, musicista e scrittore, presenta “Ballata senza nome” (Frassinelli editore), sabato, alle 19, all’Isola Augusta di Palazzolo dello Stella. L’evento è inserito nell’ambito della nuova stagione della rassegna “Libri d’Acqua”, ideata da Vera Slepoj, stimata psicologa e psicoterapeuta, nota al grande pubblico anche per diverse apparizioni televisive. Dopo i saluti di Tiziana D’Antoni e Massimo Bassani e l’introduzione di Slepoj, la giornalista Elisa Michellut dialogherà con l’autore. Massimo Bubola ha al suo attivo venti album, che tracciano un percorso unico nella letteratura musicale del nostro Paese. Il libro è ambientato ad Aquileia. È il 28 ottobre 1921. Siamo nella basilica. Gli occhi di tutti sono rivolti alle undici bare al centro della navata e alla donna che le fronteggia: Maria Bergamas. Maria deve scegliere, tra gli undici feretri, quello che verrà tumulato a Roma, nel monumento al Milite Ignoto, simbolo di tutti i soldati italiani caduti durante la Grande Guerra. Maria passa davanti a ogni bara e ognuna le racconta una storia. Attraverso le voci di questi soldati senza nome non solo riviviamo i momenti cruciali della Grande Guerra ma riscopriamo un’Italia che oggi si può dire definitivamente scomparsa. Bubola cerca di creare una sorta di mappa dei sentimenti di allora: dall'amore coniugale a quello fraterno, dall'amore per l'eterno a quello empio e blasfemo.
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