Al Visionario la prima volta senza censure
UDINEIl “Diabolik” di Mario Bava fu liquidato da Panorama come «uno dei più stupidi film degli Anni sessanta», mentre secondo il Corriere della Sera – riportato anche dal Messaggero Veneto –l’amalgama...
UDINE
Il “Diabolik” di Mario Bava fu liquidato da Panorama come «uno dei più stupidi film degli Anni sessanta», mentre secondo il Corriere della Sera – riportato anche dal Messaggero Veneto –l’amalgama di azione incalzante, farsa, belle donne e audaci trovate ne faceva «un film di moda». «Due ore di noia», scrisse Vie Nuove, settimanale legato al Pci, ma la rivista Cinespettacolo apprezzò le scenografie, i risvolti inattesi, l’ironia… La critica si divise dunque sin dall’inizio. Nel corso degli anni, la pellicola che ha portato sul grande schermo il criminale anarchico e vincente che ha rivoluzionato il mondo dei fumetti, nemico di una società spesso non più limpida di lui, è addirittura diventata per molti un cult-movie, specie nei paesi anglosassoni. Una curiosità: fu al Visionario di Udine che nel 2008, giunto dagli archivi della Cineteca nazionale, venne proiettato per la prima volta il “Diabolik” in versione integrale, ossia senza i tagli operati dalla censura sulla pellicola destinata alle sale nel 1968. —
I commenti dei lettori