Udine, esposto contro il saluto romano di Falcone
Il segretario di Fdi è stato denunciato per “apologia di fascismo”. L’episodio registrato in un video che ha fatto il giro del web
Udine, partono i festeggiamenti per Fontanini e Falcone esulta con il saluto romano
UDINE. Il segretario di Fratelli d’Italia, Ugo Falcone è stato denunciato per «apologia del fascismo» dopo il presunto saluto romano con il quale ha “festeggiato” la vittoria del sindaco Pietro Fontanini nella notte dello spoglio nel salone del popolo di Palazzo D’Aronco.
Dopo la battaglia sui social, quell’episodio rischia di trasformarsi quindi anche in una battaglia legale. In Procura è stato presentato un esposto e sarà quindi aperto un fascicolo per fare chiarezza su quanto accaduto.
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Nel mirino c’è il video, postato su Facebook dal neo-consigliere comunale leghista Carlo Pavan, che in pochi attimi ha fatto il giro del web girando “rimbalzando” da uno smartphone all’altro.
Nelle immagini si vede Falcone che esulta con il braccio teso, alzato per tre volte: in due occasioni con quattro dita protese al cielo e il pollice piegato; poi con indice e medio a formare la “V” di vittoria.
Immediata e ferma la condanna del centrosinistra che non ha avuto dubbi nel considerare quel gesto un saluto romano fatto per di più in un contesto istituzionale quale è il palazzo del municipio.
Di tutt’altro avviso Falcone che è docente di lettere all’istituto comprensivo di Sedegliano: «Da un momento di esaltazione, di tifo sportivo – ha spiegato subito dopo l’accaduto –, si sono voluti estrapolare pochi fotogrammi che travisano la realtà dei fatti.
Un gesto fisico fatto con veemenza sportiva è stato trasformato in saluto romano: non lo accetto, perché è una strumentalizzazione».
Secondo Falcone il suo gesto non può essere equivocato «perché non commemora alcunché, non è accompagnato da altre parole se non quelle dello slogan della coalizione di centrodestra (Udine rialzati, ndr).
Per me il fascismo è morto con Mussolini, ho collaborato anche con Anpi e Movimento di liberazione, non ci sto a passare per chi rivanga il passato». Adesso sarà la Procura a valutare.
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