In Friuli rispunta il Pc: a Pordenone la sezione intitolata a Karl Marx
Obiettivi: uscire dall’Ue, dall’euro e dalla Nato. Un congresso eleggerà i vertici, il primo test saranno le Europee
Laura VenerusPORDENONE. «Io non sono di sinistra, sono comunista»: è così che Pio De Angelis ha presentato la neonata sezione del Partito comunista di Pordenone, intitolata a Carlo Marx, di cui De Angelis è coordinatore. La volontà del gruppo locale pordenonese, che l’accomuna alle altre realtà di Udine e Trieste in regione e in generale in tutt’Italia, è quella di «riprendere in mano la battaglia per il socialismo, ultima alternativa al sistema capitalista che si è allargato come un tumore», ha affermato De Angelis. «Le forze che si proclamano di sinistra nel nostro Paese e in Europa – ha proseguito il coordinatore – hanno perso il loro significato e sono complici del sistema che si è instaurato».
I temi che i comunisti portano sul tavolo riguardano la lotta di classe, la nazionalizzazione, soprattutto di banche e delle principali aziende strategiche, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e, soprattutto, come primo obiettivo, c’è l’uscita dell’Italia dall’euro, dall’Unione europea e dalla Nato. «La nostra presenza nella Nato costa 17 miliardi di euro l’anno – ha elencato De Angelis – e nel 2017 il nostro Paese ha speso 21 miliardi di spese militari». La neonata sezione pordenonese è ancora alla ricerca di una sede e, attualmente, il gruppo è guidato dal coordinatore De Angelis, ma prossimamente passerà attraverso una fase congressuale che individuerà i vari incarichi. Da settembre, inoltre, partirà una campagna d’informazione sull’euro, mentre a livello più locale e regionale «affronteremo la questione sanità – ha affermato De Angelis –. Quello che era un modello a livello nazionale, come veniva considerata la sanità regionale, è sempre più in crisi e il personale risulta insufficiente e in continuo affanno».
L’obiettivo è quello di far crescere il Partito comunista, che è comunque una realtà giovane fondata nel 2012 da Marco Rizzo, a livello nazionale ed europeo. Il prossimo banco di prova del partito saranno le elezioni europee, come affermato da Isabella Sartogo, della sezione udinese del partito «non tanto per essere eletti – ha precisato Sratogo – ma come strategia per l’uscita dall’Unione europea e dall’euro» e rivolgendosi all’attuale Governo Lega-M5s ha osservato che «il vero cambiamento sta solo nel partito comunista».
I temi più prettamente giovanili sono affidati al Fronte della gioventù comunista che è stato presentato da Giulia Maderni. «Siamo contro l’alternanza scuola-lavoro che vede i giovani impegnati a costo zero, contro il test Invalsi e per il superamento dei contratti che penalizzano i giovani lavoratori quali la legge Fornero e il Jobs act», ha detto Maderni. Tra i prossimi impegni che vedranno il Fronte della gioventù comunista in prima linea ci sono la campagna contro il morto sul lavoro e l’integrazione con i migranti. Gli interventi si sono completati con Gianmatteo Ramon del collettivo Stella Rossa e Walter Persello dell’associazione Italia-Cuba di Pordenone.
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