Vuoi uno spazio pubblico a Cervignano? Serve il “certificato di antifascismo”
Il Comune approva un documento su richiesta dell’Anpi e della maggioranza: «Dobbiamo prevenire attività discriminatorie»
Elisa MichellutCERVIGNANO. A Cervignano servirà il “certificato di antifascismo” per avere diritto agli spazi pubblici. Lo ha deciso il Comune, che ha approvato una specifica richiesta presentata dall’Anpi.
Durante l’ultima seduta, il consiglio comunale cervignanese ha infatti dato il via libera a un documento, discusso dalla sezione locale Anpi e dalla maggioranza consiliare della lista “Il Ponte”, che «ha l’obiettivo di prevenire l’organizzazione, sul territorio comunale, di attività di natura discriminatoria, razzista o, più in generale, tali da richiamare posizioni di carattere neofascista».
Il documento – già approvato in altri Comuni, tra cui Udine, Gorizia e Aiello – amministrati da centrodestra, centrosinistra e cinque stelle – è stato votato da tutti i membri della lista Il Ponte. L’opposizione comunale, invece, è uscita dall’aula al momento del voto.
«Siamo felici che sia stato approvato quest’ordine del giorno, che riafferma i principi e i valori della Repubblica Italiana – ha detto Alvaro Pascoli, presidente Anpi di Cervignano – . Da tempo, in tutta Europa, sono numerose le manifestazioni di ogni genere che richiamano l’ideologia fascista.
Anche il territorio locale non ne è estraneo. Come sezioni Anpi della Bassa friulana siamo preoccupati. L’amministrazione di Cervignano ha accolto la nostra richiesta e abbiamo lavorato alla stesura di un documento per sensibilizzare su questa terribile deriva.
Da ora in poi – avverte Pascoli – per ottenere il patrocinio o l’utilizzo di sale e spazi pubblici, sarà richiesta una dichiarazione esplicita in cui sarà necessario affermare di riconoscersi e rispettare i valori democratici sanciti dalla Costituzione e di ripudiare l’ideologia fascista».
Attraverso quest’ordine del giorno, inoltre, l’amministrazione si impegna ad aderire alla Carta di Stazzema, creata su iniziativa dell’omonimo Comune dove, il 12 agosto 1944, furono trucidati 560 civili per mano dell’esercito occupante tedesco e dei militanti della 36ª Brigata Mussolini. Mattia Capuana, che fa parte del direttivo Anpi, ricorda alcuni episodi accaduti a Cervignano.
«Lo scorso anno, a novembre – spiega Capuana – alcuni rappresentanti di Forza Nuova avevano appeso uno striscione sul portone d’ingresso del municipio che riportava la scritta “Sistema Per Rovinare Agilmente la Razza italica” , usando proprio l’acronimo del sistema d’accoglienza.
Qualche giorno dopo, Forza Nuova era scesa in piazza per manifestare contro lo Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Un presidio al grido “Basta immigrazione, stop invasione”. Il presidio era stato organizzato in concomitanza con l’incontro promosso, alla Casa della Musica, da un’associazione cervignanese.
Al tavolo dei relatori, quella sera, c’erano il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, il sindaco di Aiello, Andrea Bellavite, e il sindaco di Palmanova, Francesco Martines. Presenti in sala Pietro Paviotti e Mauro Travanut. Protagoniste dell’assemblea pubblica le amministrazioni di centro sinistra e la loro visione dell’accoglienza.
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