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Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Maggio Fiorentino. Šostakovic e l'emblema della resistenza sovietica
Appuntamento fissato per domenica 10 giugno alle 20 per un altro concerto del Ciclo Šostakovic, che vedrà il maestro James Conlon dirigere l'Orchestra del Maggio nella Sinfonia n. 7 op. 60 in do maggiore, Leningrado
L’8 settembre del 1941 le armate tedesche pongono sotto assedio Leningrado: l’Armata Rossa è impreparata all’evento e la situazione si fa subito gravissima. Šostakovic chiede di essere inviato al fronte ma la sua richiesta non viene accettata a causa delle sue condizioni di salute e così il compositore viene impiegato nel corpo dei pompieri a difesa del Conservatorio cittadino. I momenti terribili e drammatici vissuti durante l’assedio lo spingono a comporre quella che diventerà la sua settima sinfonia, intitolata, appunto, alla sua amatissima città. Conclusa rapidamente nel giro di pochi mesi, con ‘un unico tratto di penna’, la Sinfonia n. 7 in do maggiore ‘Leningrado’ op. 60 viene eseguita per la prima volta il 5 marzo dell’anno successivo nella Casa della Cultura di Kuybyshev, cittadina degli Urali dove il governo aveva sfollato gli artisti sovietici.

In brevissimo tempo la sinfonia diventa l’emblema della resistenza sovietica: a luglio il microfilm della partitura giunge con un viaggio rocambolesco a New York, dove le note della Settima risuonano sotto la bacchetta di Arturo Toscanini, mentre ad agosto viene eseguita nella Sala della Filarmonica della città e trasmessa con gli altoparlanti nelle periferie, per dimostrare agli invasori che la vita a Leningrado andava avanti, nonostante tutto. Strutturata in quattro movimenti, per i quali l’autore aveva inizialmente pensato a dei titoli poi ritirati (La guerra - Il ricordo - Gli spazi sconfinati della patria - La vittoria), la Settima può apparire una sinfonia a programma, anche se, come dichiarato dallo stesso Šostakovic, idee extramusicali sono riscontrabili solo nei movimenti estremi.

James Conlon
Vanta un imponente repertorio lirico e sinfonico e, dal suo debutto nel 1974 con la New York Philharmonic, ha guidato le migliori orchestre in tutto il mondo. Attualmente Direttore musicale della Los Angeles Opera e Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, è stato Direttore musicale del Cincinnati May Festival (1979-2016, ed ora ne è Conductor Laureate) e del Ravinia Festival (2005-15); Direttore principale dell’Opéra di Parigi (1995-2004); General Music Director della città di Colonia (1989-2002) e Direttore musicale della Rotterdam Philharmonic (1983-91). Ha diretto, dal debutto nel 1976, oltre 270 performances alla Metropolitan Opera ed è stato sul podio dei più prestigiosi teatri d’opera: Teatro alla Scala, Wiener Staatsoper, Teatro Mariinskij, Covent Garden di Londra, Opera di Roma, Maggio Musicale Fiorentino e Lyric Opera di Chicago. Come Direttore musicale della Los Angeles Opera ha diretto oltre 50 titoli diversi di più di 20 compositori: in questa stagione vi interpreterà, tra l’altro, Candide (per i 100 anni dalla nascita di Leonard Bernstein) e Orphée et Eurydice di Gluck (versione di Parigi, 1774). Nel passato, si ricordano il Ring wagneriano, l’inizio della serie Recovered Voices, dedicata ai compositori perseguitati dal nazismo e Britten 100/ LA, per il centenario della nascita del compositore. Con l’Orchestra della Rai dirige il ciclo delle Sinfonie di Brahms, Das klagende Lied di Mahler, Der fliegende Holländer e un concerto celebrativo di Bernstein al Ravenna Festival. Tra gli impegni della stagione 2017-18 ricordiamo la première mondiale di un nuovo lavoro di Nico Muhly con la Los Angeles Philharmonic e concerti con la Cincinnati Symphony, la Rotterdam Philharmonic, l’Orquesta Nacional de España e l’Orchestre de Paris; nonché Billy Budd di Britten all’Opera di Roma e Falstaff alla Wiener Staatsoper. Il suo impegno contro ogni forma di discriminazione razziale e religiosa e per la diffusione delle opere dei musicisti messi al bando dal nazismo gli è valso numerosi riconoscimenti: lo Zemlinsky Prize, il Crystal Globe Award e il Roger E. Joseph Prize. Le sue incisioni di produzioni della Los Angeles Opera hanno ricevuto 4 Grammy Awards, mentre recente è la registrazione live dell’oratorio The Ordering of Moses di Nathaniel Dett. Fra gli altri premi ricevuti segnaliamo l’Opera News Awards, il “Library Lion” dalla New York Public Library; il Sachs Fund Prize della The ArtsWave Organization per la sua attività artistica a Cincinnati, il Lifetime Achievement Award dall’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, il Dushkin Award del Music Institute of Chicago, la Medaglia della American Liszt Society e il Premio Galileo 2000 a Firenze. James Conlon è Commandeur de L’Ordre des Arts et des Lettres del Ministero della Cultura e, nel 2002, ottiene la Légion d’Honneur dal Presidente della Repubblica francese Jacques Chirac

07/06/2018 16.45
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino


 
 


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