Milano, 3 dicembre 2017 - 13:02

Milano, Salvini: «Bossi ricandidato? Solo se condivide la battaglia della Lega»

Il leader della Lega ha risposto a chi gli chiedeva sul futuro di Umberto Bossi all’interno del movimento: «Quindi la domanda va girata a lui»

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«Bossi ricandidato? Chi è d’accordo con la battaglia del nostro movimento ovviamente avrà spazio nel movimento. Quindi chiedetelo a lui». È stata la risposta del leader della Lega, Matteo Salvini, alle domande dei giornalisti, a margine di una giornata di formazione del partito a Milano. «Se Bossi continua a dire che la Lega sbaglia, che Salvini è un cretino, che bisogna fare la secessione, che bisogna fregarsene di quello che succede a Roma, a Napoli, a Taranto, a Palermo, ai terremotati di Abruzzo io non sono d’accordo». E sul summit di Chignolo Po, in provincia di Pavia, della `minoranza´ della Lega Nord, con Umberto Bossi e l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava, il segretario federale del Carroccio, ha precisato che «non c’è una minoranza. C’è la Lega. Non ci sono maggioranze, minoranze, correnti. Le correnti le lasciamo al Pd e non gliele invidio».

Salvini è poi intervenuto in merito alla polemica sull’estrema destra. «Io sono antifascista, l’ho sempre detto. E sono anticomunista». Per poi precisare: «I voti degli skinheads e dei naziskin? Ma che ne so io per chi votano, forse votano per Renzi. L’Italia è popolata da 60 milioni di persone che stanno subendo una invasione pianificata, organizzata e controllata che serve alla finanza, ai poteri forti e agli sfruttatori dei lavoratori. Non serve né agli italiani, né agli immigrati.È un dibattito surreale, volendo stiamo qua a parlare anche delle guerre puniche. Questo è il passato, io mi occupo di futuro, non di passato»

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