22 dicembre 2017 - 19:28

Volantini incitanti all’odio razziale, chiesto processo per 7 neonazisti

Gli attivisti del Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori avevano distribuito il materiale nella primavera del 2013 a Magenta e a Corbetta. Sono accusati di aver violato la legge Mancino con la loro propaganda

I volantini neonazisti distribuiti a Magenta il 30 marzo 2013 I volantini neonazisti distribuiti a Magenta il 30 marzo 2013
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Con i loro volantini, distribuiti nella primavera 2013 a Magenta e a Corbetta, Comuni del Milanese, propagandavano nell’ambito di iniziative politico elettorali idee fondate sulla superiorità della civiltà occidentale e sull’odio razziale. Volantini con cui, grazie anche a immagini allusive, invitavano l’«uomo bianco» a proteggere «moglie» e «figlia» dalle possibili violenze da parte di immigrati provenienti dall’Africa, e attribuivano la responsabilità di «droga, stupri, rapine, prostituzione, criminalità e disoccupazione» a «uomini di etnia latino-americana, asiatica e africana». Così, con l’accusa di aver violato la legge Mancino, per la loro propaganda neonazista, il pm di Milano Piero Basilone ha chiesto il processo per 7 aderenti al NSAB-MLNS, il Movimento Nazional Socialista dei Lavoratori National Sozialistische Arbeiter Bewegung, tra cui una ragazza di 24 anni, mentre il più anziano è un milanese di 47 anni.

Il gazebo a Magenta

Venerdì si è aperta l’udienza preliminare, che è stata rinviata al prossimo 9 marzo. Come si legge nel capo di imputazione i sette, tutti appartenenti al Nsab-Mlns, sono accusati di due episodi. Il primo risale al 30 marzo 2013, quando a Magenta, dopo aver allestito un gazebo regolarmente autorizzato in una via del paese, hanno distribuito «500 volantini» di vario tipo con il logo del movimento ritenuto neonazista, tra i quali uno raffigurante un personaggio mostruoso, dai tratti che richiamano «grossolanamente» quelli «di etnia africana», il quale con un braccio solleva una donna bianca e la porta via mentre sullo sfondo il presunto padre/marito appare triste e rassegnato. Il tutto accompagnato dalla scritta «Uomo bianco, proteggi la tua famiglia! Tua moglie e tua figlia potrebbero essere le prossime».

I volantini a Corbetta

Il 20 aprile successivo il secondo episodio: sempre un gazebo autorizzato ma questa volta a Corbetta. Gli iscritti al Movimento hanno distribuito in quel caso cinque tipi di volantini, tra cui quello con la scritta «droga, stupri, rapine, prostituzione, criminalità e disoccupazione» a corredo dei volti disegnati di tre uomini, un latino-americano, un asiatico e un africano. E poi ancora: «I popoli europei `ringraziano´ coloro che hanno imposto tutto questo» e altre frasi che testimoniano idee «fondate sulla superiorità e sull’odio razziale». Ora la parola spetterà al gup Alessandra Clemente al quale tre degli imputati hanno chiesto di essere processati in abbreviato e due di poter accedere all’istituto della messa alla prova. Gli altri hanno scelto il rito ordinario.

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