Milano, 30 novembre 2017 - 10:51

M5S, Violi candidato in van elettrico: «Un assessore anticorruzione»

Dario Violi, 32 anni, bergamasco, consigliere regionale uscente è il candidato del Movimento 5 Stelle per la Regione Lombardia designato con 793 preferenze su quattromila votanti. Farà la campagna elettorale viaggiando su un camper elettrico

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Dario Violi
Dario Violi

Sabato scorso ha vinto le Regionarie del M5s: Dario Violi — 32 anni, bergamasco, sposato con due figli, consigliere regionale uscente — è il candidato che sfiderà Maroni e Gori.

Due provvedimenti da fare subito?
«L’abbassamento dell’Irap e dei ticket sanitari».

Ha dichiarato che la sanità deve tornare in mani pubbliche.
«La sanità privata è stata al centro degli scandali. Gradualmente vorrei riportare il settore in mani pubbliche, anche perché i privati non hanno mai risolto il problema delle liste d’attesa».

Cosa votava prima del Movimento?
«Ho fatto in tempo a votare solo alle Comunali. Una lista civica, mi pare».

Si sentiva più di sinistra o di destra?
«Da ragazzo di sinistra, ma più che altro per i temi di cui mi occupavo: cooperazione internazionale, volontariato. Ma l’assistenzialismo di una certa sinistra, per esempio, mi ha sempre fatto incazzare».

Nel proclamarla vincitore Di Maio ha sbagliato l’accento del cognome. Vìoli invece di Violi. Imbarazzo?
«Ma va, con Luigi siamo amici, nessun problema».

Hanno votato 793 persone per lei. Non è un po’ poco?
«No, per due motivi. I nostri attivisti sono persone informate, che scelgono consapevolmente. Per la Lombardia hanno votato in 4 mila. Meglio qualche migliaio che lo spettacolo dei cinesi portati ai gazebo del Pd. Guardiamo poi agli altri: Maroni è stato nominato cinque anni fa ad Arcore, l’altro, Gori, poche settimane fa da un segreteria di partito. Come vede meglio le nostre Regionarie, dove c’è stata sfida vera e a viso aperto».

Dopo la nomination ha sentito Grillo?
«No».

Davide Casaleggio?
«Neppure».

Meglio Gori o Maroni?
«Dicono le stesse cose».

Renzi o Berlusconi?
«Idem. Non vedo grandi differenze politiche, tant’è vero che hanno fatto una legge elettorale per governare insieme».

Quanti assessori avrà la sua giunta?
«Una dozzina. Con due novità: un assessorato anti-corruzione e uno per la montagna».

Violi cosa ama fare?
«Amo l’Atalanta. Mi piace cucinare e il buon vino».

Famiglia benestante?
«Papà faceva il sindacalista della Cisl, poi direttore di Edilcassa. Mia mamma lavorava in posta. Entrambi in pensione. Mio fratello invece gioca a rugby. Ha vinto tre scudetti a Calvisano».

La scorsa campagna elettorale girava le valli in Ape Car.
«Basta con l’Ape Car. Per girare ora stiamo cercando un furgone elettrico».

Non vincerà, però.
«Maroni e Gori dicono le stesse cose, noi siamo l’unica alternativa. Per questo corriamo per vincere».

Di Maio sarà al suo fianco?
«Sarà qui spesso, sì. Già domani saremo insieme a Mantova».

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