Milano, 23 ottobre 2017 - 00:46

Referendum Lombardia, Maroni: «Ora la vera autonomia. Entro due settimane la proposta al governo»

La soddisfazione del governatore per il risultato: «Tre milioni di lombardi sono andati alle urne: il 95% ha votato sì. Punterò ad avere tutte le competenze dell’Articolo 117. La delegazione? Vorrei Gori. Sala? Non credo»

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«Ora ho un impegno importante, dare attuazione al mandato storico che i milioni di lombardi mi hanno dato per avere l’autonomia vera. Andare a Roma a chiedere più competenze e risorse per la Lombardia, nell’ambito della unità nazionale»: lo ha detto il governatore Roberto Maroni parlando in conferenza stampa del referendum per l’autonomia della Lombardia. «Punterò ad avere tutte le competenze dell’Articolo 117, ad avere le risorse connesse ma anche il riconoscimento della Lombardia come Regione speciale. Partiamo martedì in Consiglio regionale con il mio intervento che farà partire la discussione della mozione, nel frattempo convocheremo tutti gli stakeholder» ha spiegato. L’obiettivo di Maroni è arrivare «entro un paio di settimane» a presentare una proposta al Governo, «che poi entro 60 giorni deve convocarci per chiudere rapidamente questa partita, prima delle elezioni politiche».

La squadra per Roma

Quindi il governatore lombardo ha parlato della squadra con cui andare a trattare a Roma: «Chiederò all’Anci Lombardia di darmi una delegazione. Quindi lascio a loro scegliere. Se chiedessero a me chi voglio, direi Gori perché si è espresso molto. Sala? Ho un buon rapporto con lui, ma se non è andato a votare, mi pare difficile possa far parte della delegazione. Ho già chiamato Gori per confermargli la mia disponibilità. E lui mi ha risposto che mi farà sapere». Maroni ha più volte ribadito la soddisfazione per il risultato del referendum. «La proiezione è superiore al 40%», ha aggiunto, spiegando: «Non faccio la competizione con Zaia, non mi interessa la percentuale, sono contento che ci abbia superato, ora possiamo unire le forze per la battaglia del secolo. L’affluenza è stata ampiamente superiore alle mie previsioni» del 34%, ha detto Maroni, riconoscendo che in Veneto «il senso di appartenenza è indubbiamente più forte». «Qualcuno dirà che non basta, ma non mi interessa», ha concluso il presidente della Lombardia che ha ringraziato «i 3 milioni di lombardi che sono andati a votare, il 95% per il sì secondo le nostre proiezioni, il 3% per il no e lo zero virgola scheda bianca».

Voto elettronico

Sulle polemiche per i problemi legati all’utilizzo dei tablet ha risposto: «Abbiamo avuto delle criticità dovute alla novità del voto elettronico, ma la grande soddisfazione è che sono state tutte risolte e che il sistema ha funzionato in piena sicurezza, i paventati attacchi hacker non si sono visti. Abbiamo sperimentato il futuro per l’Italia - ha aggiunto -. L’ho già detto al ministro Minniti che in futuro per la Lombardia la via del voto è quella».

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