2 gennaio 2018 - 07:55

Milano, proiettile contro un tram e falò abusivo in via Gola: le follie di Capodanno

Un botto in piazza Prealpi: i finestrini del «19» bucati in due punti corrispondenti, il proiettile ha attraversato la vettura. Una pensilina del tram devastata, auto rovinate, roghi e il tentativo d’incendio dell’«albero della legalità»

Il finestrino del tram bucato dal proiettile Il finestrino del tram bucato dal proiettile
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Un paio di minuti dopo la mezzanotte, un tram della linea 19 percorre via Masolino da Panicale ed entra in piazza Prealpi. Attraversa il fumo dei petardi, fischi e botti che rimbombano, vetri che si fracassano a terra. Sul tram viaggiano tre soli passeggeri e, poco oltre la fermata, l’autista dell’Atm sente un colpo molto violento su una fiancata. Crede sia un sasso, non si ferma, non ci sono le condizioni di sicurezza. Poco dopo l’una però, a fine servizio, chiama il 112: perché i segni sul tram sembrano quelli di uno sparo, un colpo di pistola contro i finestrini, partito probabilmente dai giardini della piazza. È l’evento più grave dei festeggiamenti degenerati per il Capodanno a Milano.

Sull’intervento, al deposito Atm di via Forze Armate, arriva una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri. Il tranviere mostra ai militari due buchi nei finestrini del tram, su entrambe le fiancate, segno che qualcosa ha bucato il primo vetro, attraversato l’interno e infranto il finestrino dall’altra parte, seguendo una traiettoria orizzontale: saranno le indagini, nei prossimi giorni, a cercare di chiarire cosa abbia colpito il mezzo dell’Atm, ma l’ipotesi più plausibile è che si sia trattato proprio di un colpo di arma da fuoco. Riccardo De Corato, ex-vice sindaco di Milano e capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, attacca: «Mentre piazza Duomo è diventata una sorta di Fort Apache, le periferie, come al solito, sono state dimenticate. Al contrario di quanto ha affermato il Comune l’elenco dei casi critici è lungo ed è culminato con un tram in piazza Prealpi colpito da un proiettile vagante. Come si può continuare a dire che la festa di Capodanno “è stata un grande successo”, quando nel resto della città sono accadute le cose più inimmaginabili?». Per i carabinieri del Radiomobile è stata una nottata impegnativa in tutto il settore Est della città: una macchina incendiata in piazza Gramsci; un uomo ubriaco (poi arrestato) che ha spaccato qualche specchietto e l’ingresso di un palazzo in via dei Biancospini, al Lorenteggio.

Poco più di una dozzina i feriti per i «botti» in tutta la provincia, nessuno in condizioni gravi, pochissimi casi in città (i più gravi a Lainate, Melzo, Saronno e Cornaredo). Nelle periferie milanesi è stata però una nottata di pesanti vandalismi: sempre in piazza Prealpi, proprio dove è stato colpito il tram, qualcuno con un palo di ferro ha devastato una pensilina dell’Atm e distrutto i vetri di due auto, una Lancia Y grigia e una Punto nera parcheggiate all’angolo con via degli Artieri. In piazzale Ferrara, al Corvetto, un tentativo di incendio dell’«albero della legalità», dal quale è stato staccato il poster con la foto di Falcone e Borsellino; e poi un telefono pubblico divelto e abbandonato a terra. In piazza Vetra, una trentina di biciclette del bike sharing danneggiate.

Il concerto in piazza del Duomo, con importanti misure di sicurezza (metal detector, tiratori scelti) non ha creato alcun problema di ordine pubblico. Ma in via Gola, intorno alle 21, è stato acceso un grosso rogo in strada: i vigili del fuoco sono stati costretti ad attendere che fosse la pioggia a spegnere le fiamme, senza poter intervenire, perché una trentina di persone li hanno minacciati e tenuti a distanza.

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