5 marzo 2018 - 09:29

Elezioni 2018, Il Pd resiste a Milano,
controtendenza rispetto a Lombardia e resto d’Italia

Nel capoluogo lombardo il Partito democratico è il più votato. In centro registra il dato più alto per le elezioni alla Camera e al Senato, le percentuali calano in periferia. Sala: «In città non siamo lontani dai risultati del 2016, ma bisogna fare meglio»

di Redazione Milano online

La mappa dei risultati alla Camera evidenzia Milano in controtendenza  La mappa dei risultati alla Camera evidenzia Milano in controtendenza
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Milano è in controtendenza rispetto alla Lombardia e al dato nazionale. Il Pd è il primo partito in città con il 26,96%, +Europa supera l’8% e la coalizione di centrodestra è in vantaggio ma di un solo punto, mentre il Movimento 5 Stelle si ferma al 17,84%: con 909 sezioni scrutinate su 1139 nel collegio plurinominale Lombardia 1-03 della Camera, la Lega (16,7%) ha superato Forza Italia (15,6%) e il centrodestra arriva al 37,5%, mentre il centrosinistra si ferma al 36,56%. Nei 5 collegi uninominali della Camera del capoluogo lombardo, a Milano centro Bruno Tabacci (+Europa) è in vantaggio su Cristina Rossello (Forza Italia) e su Laura Boldrini (LeU), superata anche dal candidato del M5S Alberto Bonisoli, mentre negli altri quattro in due sono in vantaggio i candidati del Pd Lia Quartapelle e Mattia Mor e in due quelli del centrodestra Igor Iezzi (Lega) e Federica Zanella (Forza Italia). Per quanto riguarda i 3 collegi uninominali del Senato, sono in vantaggio Tommaso Cerno (Pd), Maria Cristina Cantù (Lega) e Salvatore Sciascia (Forza Italia).

Centro e periferie

La zona in cui è stato votato di più il Partito democratico è la 1, il centro (oltre il 28%), nelle periferie il dato è intorno al 24%. Nel centrodestra, Forza Italia è il primo partito in centro con il 17%, mentre la Lega è intorno al 15%; in periferia ruoli invertiti con la Lega al 20% e Forza Italia al 14%. Questi i risultati parziali della Camera. Per il Senato, invece, si va dal 29,21 % del centro al 24 % della periferia. Invece, il Movimento 5 Stelle conquista il 15 % in centro e il 23 % in periferia.

Sala: «Milano in controtendenza, fare ancora meglio»

«Su Milano c’è veramente una chiara controtendenza», ha dichiarato il sindaco Beppe Sala. «Il Pd è saldamente il primo partito, ma soprattutto se sommiamo i voti del centro sinistra e di Leu non è che sia tanto distanti dai voti che ho preso io al primo turno delle amministrative 2016». Il sindaco valuta i risultati come un riconoscimento al «buon governo vicino alla gente, che ascolta». Sul dato nazionale, Sala commenta: «Per la sinistra è stata chiaramente una dura sconfitta, Milano è un po’ un’isola in un contesto più difficile, e quindi la prima conclusione naturale è che bisogna fare ancor meglio a Milano e stare con i piedi, il cuore e la testa piantati su Milano, perché è vero che siamo andati bene ma ci sono differenze tra centro e periferia, il lavoro è ancora lunghissimo. Però la responsabilità la sento, come una profonda volontà di continuare con un lavoro che in fondo non è ancora arrivato alla metà».

Le sfide alla Camera

Nei sei collegi milanesi della Camera il testa a testa tra le due coalizioni di centrodestra e centrosinistra finisce in pareggio. Milano 1, che comprende il centro storico, Dergano, Zara e Tibaldi, se lo aggiudica Bruno Tabacci: il candidato di +Europa stacca l’avvocata berlusconiana Cristina Rossello di quattro punti, incassando il 41 % contro il 37% della candidata di Forza Italia. Qui, si piazza soltanto al quarto posto Laura Boldrini, che resta sotto il 5 %. Intorno al 41%, nel collegio di Milano 2 che va da Porta Venezia a Porta Romana passando per Città Studi, si attesta anche Lia Quartapelle. Proprio lei, che stava per essere esclusa dalle liste milanesi, lascia la consigliera leghista di Palazzo Marino Laura Molteni al 35%. Il centrosinistra, con l’imprenditore dem Mattia Mor, si porta a casa anche il collegio Milano 3, che va dai Navigli a San Siro: i punti che lo separano dal secondo classificato, il consigliere comunale salviniano Alessandro Morelli, sono tre (40 contro 37). Non ce la fa invece al Milano 4 (Lorenteggio, Ripamonti, Rubattino e Crescenzago) il deputato uscente del Pd Paolo Cova: a batterlo è la giornalista e presidente del Corecom Lombardia Federica Zanella, candidata da Forza Italia dopo aver già corso alle scorse Regionali. Nel collegio Milano 5 il leghista Igor Iezzi lascia indietro di più di dieci punti la dem Emilia De Biasi e a Milano Sesto, che oltre alla ex Stalingrado d’Italia comprende anche i quartieri di Baggio, Quarto Oggiaro e Gallaratese, vince il centrodestra con Guido della Frera. Qui, al secondo posto, si piazza l’ex vice presidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi.

Le sfide al Senato

Nei tre collegi uninominali del Senato, invece, finisce due a uno per il centrodestra. Nel Milano 2 la candidata leghista Maria Cristina Cantù supera di quattro punti l’ex assessore comunale Franco d’Alfonso. Vince il centrodestra anche a Legnano, mentre nel Milano 1 l’ex condirettore di Repubblica Tommaso Cerno batte l’azzurro Luigi Pagliuca di cinque punti.

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