25 marzo 2018 - 07:51

Milano, Regione: operazione Olimpiadi invernali. Fontana tiene le deleghe allo Sport

Cinque donne in giunta: sfida interna alla Lega tra Poma, Piani e Cappellini La ripartizione Dei 16 assessori, sette andranno alla Lega, cinque a Forza Italia e due a Fratelli d’Italia

di Pierpaolo Lio

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La delega allo Sport potrebbe restare nelle mani di Attilio Fontana. Per un motivo preciso: gestire il (possibile) dossier delle Olimpiadi invernali del 2026. Il neopresidente lombardo non ha mai nascosto il suo tifo per una candidatura di Milano a ospitare i Giochi che saranno assegnati l’anno prossimo, che vedrebbero il sicuro coinvolgimento della Lombardia in generale e della Valtellina in particolare. E in quel caso Fontana vorrebbe giocare in prima persona la partita. Le voci continuano a dare il capoluogo in pole position, sempre che la città decida davvero di provarci. Ad oggi però rimane tutto fermo. Come conferma il sindaco Beppe Sala: «Senza un governo sono tutte chiacchiere. Noi siamo quindi fermi, non presenteremo nessuna candidatura e, al contrario di Torino, non costituiremo un comitato olimpico. Da qui a dire che Milano non è interessata, no - precisa -. In questo momento però non stiamo lavorando su questo fronte». La casella dello Sport è solo uno dei tasselli della prossima giunta lombarda, sottoposta nelle ultime ore (anche a Roma dopo che si sono ricuciti gli attriti sulla vicenda dei presidenti delle Camere) alle limature che dovrebbero portare a inizio settimana all’annuncio della nuova squadra. È confermato lo schema a 16. Così come la ripartizione tra le forze del centrodestra, che rispecchierà il risultato elettorale: alla Lega andranno sette assessori, cinque a Forza Italia, due a Fratelli d’Italia, uno rispettivamente alla lista Fontana e ai centristi.

Le donne saranno cinque. La rappresentanza femminile si attesterebbe così sopra al 30 per cento. Da una parte, lontano da quell’uno su 16 della giunta Formigoni del 2010, che fu bocciata per questo dal Consiglio di Stato, ma dall’altra anche dal sei su 14 della precedente giunta Maroni. Sicure di un posto sono le azzurre Elena Centemero, a cui potrebbero finire Lavoro e Istruzione, e la super votata Silvia Sardone alle Pari opportunità, mentre Lara Magoni di FdI dovrebbe ottenere Turismo e Moda. Restano da capire come saranno occupati i due posti «rosa» della Lega. Ad oggi Elena Poma, sindaco della cittadina bergamasca di Stezzano, è data favorita. Per l’altra casella se la giocano l’assessore uscente Cristina Cappellini e la pavese Silvia Piani. Ma non è ancora escluso che per aumentare la quota femminile, alla fine non trovino entrambe posto nel nuovo governo lombardo. Per il resto, si va verso il ritorno del centrista Raffaele Cattaneo ai Trasporti. Riccardo De Corato (FdI) corre verso la Sicurezza. In FI, saranno confermati Fabrizio Sala e Giulio Gallera, a cui si aggiungerà Alessandro Mattinzoli. La pattuglia maschile del Carroccio sarà invece formata da Stefano Bolognini, Pietro Foroni, Fabio Rolfi, Davide Caparini e Massimo Sertori, con il civico Stefano Bruno Galli destinato all’Autonomia.

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