Milano

Milano, sputi e uova contro Salvini contestato durante il volantinaggio: "Via i fascisti"

Matteo Salvini durante la sua uscita al Giambellino  
Il segretario del Carroccio alla festa di via Giambellino ha incrociato i contestatori davanti a un bar. Sfiorata la rissa con i militanti leghisti, interviene la polizia. "Li denuncerò"
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Contestazione al grido di "via i fascisti" nei confronti del segretario della Lega, Matteo Salvini, durante un volantinaggio alla festa di via Giambellino a Milano, dove è stato posizianato un gazebo del Corroccio e il segretario del partito ha incontrato i residenti. La tensione è scoppiata davanti a un bar tabaccheria in cui Salvini era entrato a prendere il caffe con un gruppo di sostenitori dove erano una decina di ragazzi che hanno contestato il leghista. "Coniglio vieni fuori", gli hanno gridato. Salvini è uscito dal locale  e dopo pochi metri sono volati urla e spintoni fra alcuni contestatori e i militanti leghisti al seguito del leghista, molti di più. C'è stato anche un lancio di uova, si è sfiorata la rissa: la polizia è intervenuta per evitare lo scontro.
 

Milano. Uova e sputi per Salvini: "Denuncerò due giovani dei centri sociali"


Il segretario della Lega ha raccontato poi di essere stato bersaglio anche di sputi ma ha comunque terminato il volantinaggio per il referendum per l'autonomia, raccogliendo applausi e richieste di selfie. "La polizia mi ha detto che sono 5/6 giovani dei centri sociali - ha sdrammatizzato coi giornalisti dopo la contestazione - a me interessa la gente normale, peccato per i pantaloni e la camicia che erano puliti...". Il segretario della Lega ha aggiunto però che denuncerà.
 

Milano, la diretta di Salvini interrotta dalla contestazione: lancio di uova e sputi

"I due che la polizia ha identificato li denuncerò, gli agenti mi hanno detto che li conoscono e che sono soliti farlo - le sue parole - si vede che la loro concezione di politica si esprime a uova e sputi", ha aggiunto identificandoli come "quattro o cinque dei centri sociali che sono stati lasciati a presidio al Giambellino mentre gli altri erano impegnati a Torino", riferendosi agli scontri al G7.
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