Milano

Politiche, il sindaco di Milano scettico su Renzi: "Giusto che sia candidato, ma difficile diventi premier"

E sulla sfida della Lombardia Sala commenta: "Sosterrò Gori, ma Maroni ha fatto la sua parte"
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Magari le intenzioni erano buone. Ma nei giudizi su due politici di peso - il primo è Matteo Renzi, segretario Pd ed ex premier, l'altro è Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e candidato alle Regionali della Lombardia - il sindaco di Milano Beppe Sala ci mette poca diplomazia. Intervendo a una iniziativa politica - "Italia direzione Nord" - il sindaco commenta, a domanda, la situazione nazionale del centrosinistra e i possibili sviluppi a breve. "Credo sia giusto che Renzi sia il candidato premier del centrosinistra, ma non penso sia facile che diventi il presidente del Consiglio", spiega Sala.

Insomma, nella città che finora è stata quella più affine al Pd a trazione renziana, è proprio il primo cittadino a pensare che lo scontro elettorale del 2018 possa avere un risultato tutt'altro che scontato. E lo stesso, evidentemente, pensa delle Regionali. Visto che, sempre a domanda, Sala ne ha anche per Gori, con il quale sta portando avanti la battaglia - non molto popolare a sinistra - dei "sindaci per il Sì" al referendum del 22 ottobre voluto dal governatore in carica Roberto Maroni. Nessun dubbio su chi sostenere al voto, per il sindaco: Alle Regionali sosterrò Giorgio Gori, perché "la Lombardia va bene, ma ha bisogno di cambiamento e Gori può portarlo". L'insidia, però, è nel seguito della risposta: "Però riconosco a Maroni che la sua parte l'ha fatta e ha collaborato per il bene dei cittadini".
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