Milano

Blitz di CasaPound nel centro di Milano, striscioni razzisti sulle barriere antiterrorismo: "Chiudiamo le frontiere"

Lo striscione in piazza Duomo 
La risposta dell'ultradestra dopo la tre giorni di Stati generali sull'immigrazione. L'assessore Majorino minacciato via Facebook: "Guideremo la folla con torce e forconi sotto casa tua"
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Blitz notturno di CasaPound per coprire con manifesti contro l'immigrazione le barriere antiterrorismo messe nei punti sensibili della città dopo gli attentati con camion messi a segno in vari Paesi. "Chiudete le frontiere, non le strade", si legge sugli striscioni affissi dai militanti della sezione milanese di CasaPound che ha preso quest'iniziativa al termine della tre giorni di Stati generali sull'immigrazione, conferenza internazionale organizzata dal Comune con la presenza di Emma Bonino e di grandi esperti italiani ed europei sui temi migratori.

"E' una provocazione - dichiara Angela De Rosa, portavoce del movimento - contro chi, dopo aver contribuito a creare una situazione di totale insicurezza, pensa di poter risolvere tutto posizionando semplici blocchi di cemento in strada, nella speranza di evitare attentati e dare un'illusione di sicurezza ai cittadini. Se le nostre città sono a rischio terrorismo è anche grazie a chi favorisce l'immigrazione incontrollata, spacciata come occasione di crescita e di sviluppo per l'Italia". E infine l'attacco al sindaco e agli Stati generali iniziati venerdì scorso all'Anteo: "Sala e gli immigrazionisti - conclude De Rosa - invece di promuovere ridicole passerelle pro-accoglienza, dovrebbero capire che la soluzione è chiudere le frontiere, non limitare la nostra libertà".

L'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino ha subito chiesto la rimozione degli striscioni rendendo noto che negli scorsi giorni è stato minacciato via Facebook da un militante di CasaPound proprio per le proposte lanciate durante il forum internazionale all'Anteo. In particolare, l'estremista di destra ha criticato l'idea di Majorino di aprire a Milano un grande centro d'accoglienza per i rifugiati in transito che vogliono fare la 'relocation' in Europa e ha aggiunto: "Guideremo la folla con torce e forconi sotto casa tua".   

Sei mesi fa il blitz di Casa Pound fin dentro il Consiglio comunale - IL VIDEO

La risposta dell'assessore, affidata anche in questo caso a Facebook, è stata la seguente: "Caro simpatizzante di CasaPound, che mi segui e scrivi simpaticamente su Facebook che verrete sotto casa mia coi 'forconi', vuoi saperla una cosa? Mi dai una ragione in più per andare avanti". Il blitz di Casa Pound arriva anche all'indomani dell'iniziativa della maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale di depositare una mozione che chiede al sindaco e alla giunta di vietare manifestazioni neofasciste in città. In particolare, la mozione chiede di "non concedere spazi e contributi di qualsiasi natura a coloro i quali non garantiscano di rispettare i valori della Costituzione professando e/o praticando comportamenti fascisti, razzisti, discriminatori verso ogni orientamento e identità di genere". Una richiesta, quella partita dai consiglieri di Insieme x Milano Anita Pirovano e David Gentili (con l'associazione I Sentinelli) e firmata dal resto della maggioranza, sulla scia di quanto già approvato dal Consiglio comunale di Torino.
L'Anpi di Milano esprime "profonda indignazione per gli striscioni razzisti affissi in numerosi punti della nostra città da casa Pound, i cui militanti si definiscono fascisti del terzo millennio. Chiede alle autorità competenti di procedere immediatamente alla rimozione e alla denuncia dei responsabili di Casa Pound che con questa vergognosa iniziativa offendono i sentimenti di Milano, città antifascista, democratica e multietnica". Solidarietà e vicinanza arrivano dall'associazione partigiani all'assessore Majorino.
 
 
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