Milano

Mantova, parla il sindaco indagato per favori sessuali: "Devastata la mia vita privata, è gioco al massacro"

(fotogramma)
Mattia Palazzi sarà ascoltato in procura martedì. La sua difesa: "Sono innocente, illecito rendere pubblici gli atti di indagine"
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Ha affidato la sua prima difesa a un comunicato di poche righe, in cui spiega che la sua "vita privata è stata devastata" e che quello che sta vivendo è "un inaccettabile gioco al massacro, che non auguro a nessuno di vivere".

Commenta così il sindaco di Mantova Mattia Palazzi le indiscrezioni uscite negli ultimi giorni su una indagine che lo vede protagonista: Palazzi, infatti, è indagato perché per un anno avrebbe inviato messaggi a sfondo sessuale alla vicepresidente di una associazione culturale e, per la procura mantovana, avrebbe chiesto alla donna favori sessuali in cambio di contributi comunali da erogare all'associazione.

Il sindaco, in un primo momento aveva soltanto assicurato: "Non ho mai chiesto favori a nessuno abusando del mio ruolo di sindaco, conosco quella signora - che non è l'autrice della denuncia, ndr - ma non vi è mai stato nulla di privato con lei".

Adesso Palazzi spiega nel suo comunicato: "
Non è consentito, non è giusto e non è lecito rendere pubblici atti coperti da segreto istruttorio, ma ciononostante questo è ciò che sta avvenendo. Ho taciuto in questi giorni e continuerò a farlo per il rispetto che devo anche al lavoro della procura e perché non è giusto che i processi avvengano sommariamente in piazza".

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Palazzi - che è stato difeso da diversi esponenti del suo partito, il Pd, compreso il candidato governatore Giorgio Gori - sarà ascoltato in procura martedì, ma intanto aggiunge: "Io so di essere innocente dall'accusa che mi viene rivolta e tutte le persone che lavorano con me, dalla giunta ai funzionari del Comune, possono testimoniare che mai ho chiesto favori di alcun tipo in cambio di contributi, patrocini o altro. Adesso le poche energie che mi restano devo concentrarle e spenderle per dimostrare la mia onestà di persona e sindaco. Poi ognuno sarà libero di fare le proprie valutazioni".
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