Sono arrivati fin sotto Palazzo Marino, la sede del Comune di Milano, con un grande striscione, cartelli e finti pacchi dono per il sindaco Beppe Sala. CasaPound sfida ancora una volta il Comune e Sala, in prima persona, dopo il blitz in Consiglio comunale di qualche mese fa e dopo i ripetuti attacchinaggi notturni di striscioni su palazzi, ponti e cavalcavia della città contro la giunta di centrosinistra.
Una quindicina di militanti del gruppo neofascista - come si vede nelle immagini diffuse dalla stessa CasaPound - sono arrivati nel tardo pomeriggio in piazza Scala e hanno fissato uno striscione sotto l'albero di Natale della piazza. "I regali della giunta comunale ai milanesi", si legge sullo striscione che riporta il logo del movimento di estrema destra. Sui finti pacchi regalo, cartelli con le scritte "degrado", "immigrazione", "emergenza abitativa", "disagio sociale". Queste le "accuse" al sindaco: "Mentre Sala grida al pericolo CasaPound, aumentando le misure di sicurezza a Palazzo Marino, i milanesi sono costretti a dover sopravvivere in una città sempre meno a misura di cittadino, tra criminalità e periferie abbandonate al degrado", le parole dei militanti, condite sempre dallo slogan "prima gli italiani".
Il riferimento alle misure di sicurezza è alla decisione di controllare con un metal detector chiunque entri in Comune, presa dopo il blitz in aula e diventata operativa da poco. Ma la provocazione di CasaPound non sembra aver preoccupato troppo l'amministrazione: il tutto è durato dieci minuti e i militanti hanno esposto lo striscione dietro l'albero di Natale, quindi restando un po' nascosti rispetto all'ingresso del Comune, presidiato dalla polizia locale.
Una quindicina di militanti del gruppo neofascista - come si vede nelle immagini diffuse dalla stessa CasaPound - sono arrivati nel tardo pomeriggio in piazza Scala e hanno fissato uno striscione sotto l'albero di Natale della piazza. "I regali della giunta comunale ai milanesi", si legge sullo striscione che riporta il logo del movimento di estrema destra. Sui finti pacchi regalo, cartelli con le scritte "degrado", "immigrazione", "emergenza abitativa", "disagio sociale". Queste le "accuse" al sindaco: "Mentre Sala grida al pericolo CasaPound, aumentando le misure di sicurezza a Palazzo Marino, i milanesi sono costretti a dover sopravvivere in una città sempre meno a misura di cittadino, tra criminalità e periferie abbandonate al degrado", le parole dei militanti, condite sempre dallo slogan "prima gli italiani".
Milano, blitz di CasaPound in Consiglio comunale per chiedere le dimissioni di Sala: caos in aula
Il riferimento alle misure di sicurezza è alla decisione di controllare con un metal detector chiunque entri in Comune, presa dopo il blitz in aula e diventata operativa da poco. Ma la provocazione di CasaPound non sembra aver preoccupato troppo l'amministrazione: il tutto è durato dieci minuti e i militanti hanno esposto lo striscione dietro l'albero di Natale, quindi restando un po' nascosti rispetto all'ingresso del Comune, presidiato dalla polizia locale.