Milano

Milano, Fratelli d'Italia con Lealtà e Azione per il fumetto di ultradestra, il Pd: "Grave per un partito che vuole governare"

Commemorazione dell'ultradestra per Ramelli 
Polemiche anche a Monza per l'iniziativa di 'Carcano 91'. Anpi e Aned: "Mobilitazione per bloccarli"
3 minuti di lettura
Una graphic novel su Sergio Ramelli e un libro su I grandi killer della Liberazione. In vista delle prossime elezioni regionali, l'estrema destra scalda i motori con iniziative pubbliche di carattere cultural-revisionista. In un caso, a Monza, ospitate da una sala concessa dal Comune. E scoppiano le polemiche, con Anpi e sinistra che intervengono e parlano di "oltraggio ai valori costituzionali".

Iniziamo da Ramelli. L'appuntamento è in programma il prossimo 17 gennaio a Legnano: in una sala di Palazzo Leone da Perego, Fratelli d'Italia e Lealtà Azione - la formazione di ispirazione neonazista in ascesa in Lombardia e nel Nord Italia - presenteranno il fumetto sul militante diciassettenne del Fronte della Gioventù ucciso a Milano negli anni '70 (sotto titolo della serata: "Quando uccidere un fascista non era reato"). I relatori? Andrea Arbizzoni, esponente di Lealtà Azione e assessore allo sport del Comune di Monza, già co-autore del libro Sergio Ramelli, una storia che fa ancora paura, Lorenzo De Piccoli di LA e Marco Carucci, co-autore della graphic novel. Forti critiche all'iniziativa arrivano dal Pd: il segretario milanese Pietro Bussolati va all'attacco di Fratelli d'Italia, "partito della coalizione del centrodestra che si candida a guidare il Paese e la Lombardia". "Alla commemorazione istituzionale per l'assassinio di Ramelli partecipo ogni anno col sindaco e i rappresentanti delle istituzioni - dice - Fratelli d'Italia, invece, organizza un evento con Lealtà e Azione. Quelli che il 25 aprile omaggiano col braccio teso i repubblichini, le SS, i gerarchi e i torturatori sepolti al Campo X del Cimitero Maggiore. Dar loro agibilità, legittimarli, è un atto gravissimo e intollerabile. Resta legittimo il ricordo di Ramelli - prosegue Bussolati - ma chi sta con Lealtà e Azione fa una scelta chiara e netta, che non può essere accettata né condivisa da chi crede nella democrazia. Perché questa è una scelta che oltraggia i valori costituzionali".

A Bussolati ha risposto polemicamente l'assessora alla Sicurezza di Legnano, Maira Cacucci: "Fdi Legnano ha scelto di avere il coraggio di ricordare un giovane, Sergio Ramelli militante del Fronte della Gioventù, morto a soli 18 anni a Milano, a causa di una aggressione con chiavi inglesi ad opera di un gruppo appartenente ad Avanguardia Operaia. Una morte priva di commemorazioni per anni. Io ritengo e sostengo a gran voce che non esistono e non devono esistere morti di Serie A e morti di serie B". Bussolati a sua volta ha controreplicato: "Mi pare voluto il tentativo di fraintendere il mio sdegno rispetto al punto vero della questione: cioè che un partito come Fratelli d'Italia abbia organizzato un'iniziativa insieme al movimento estremista Lealtà e Azione, e vi abbia associato il proprio logo. Lealtà e Azione, non va dimenticato, i cui leader sono stati già incriminati per tentato omicidio, aggressione a mano armata e lesioni gravissime. Questo è il punto, e questo è grave; e non, certamente, il legittimo ricordo di Ramelli, come già ribadito".

Polemiche e proteste anche a Monza. Il 19 gennaio la sala Maddalena (concessa dal Comune) ospiterà la presentazione del libro I grandi killer della liberazione" di Gianfranco Stella. A organizzare sono 'Carcano 91', l'associazione che condivide con Forza Nuova la sede provinciale di via Vignoni 13 a Meda, e Ordine Futuro (sito internet che divulga le tesi forzanoviste). L'Anpi e l'Aned di Monza annunciano una mobilitazione per protestare contro l'iniziativa. "Siamo di fronte a un tentativo di infagare la memoria partigiana da parte dell'autore del libro e degli organizzatori della serata - scrivono in un comunicato - E allo stesso tempo denunciamo la scelta da parte dell'amministrazione comunale di permettere che ciò avvenga in una sala pubblica. La storia della nostra città, dei partigiani e delle partigiane, degli antifascisti e dei deportati che hanno combattuto contro il nazifascismo non possono lasciar spazio a alcun tipo di operazione revisionista". 

Sempre Anpi e Aned ricordano che "l'autore del libro, noto per altre pubblicazioni volte a denigrare il valore della Resistenza, è stato condannato dal tribunale di Ravenna a risarcire Carlo Boldrini per avere diffamato il padre Arrigo Boldrini "comandante Bulow" tramite il contenuto falso e denigratorio de I killer della liberazione. Tra i relatori della serata figura Ermanno Durantini, che insieme a altri candidati di Forza Nuova alle elezioni comunali di Milano del 2011, fu accusato di lesioni personali aggravate, esplosioni pericolose, violenza privata aggravata e porto d'armi e oggetti atti a offendere. Ci sarà anche Norberto Bergna, anch'egli autore di pubblicazioni revisioniste, collaboratore di Memento, l'associazione legata a Lealtà Azione dedita alla memoria dei fascisti della Rsi. Anpi e Aned chiedono alla giunta comunale di revocare la concessione della sala Maddalena e annunciano un presidio antifascista il 19 gennaio a Monza dalle 18 alle 23 nella piazza dedicata ai due martiri partigiani Centemero e Paleari.
I commenti dei lettori