Milano

Milano, Atm rifiuta la pubblicità contro l'ora di religione a scuola. Gli atei: "Noi discriminati"

L'Unione di atei e agnostici lancia una campagna per ricordare alle famiglie che possono scegliere di non far frequentare l'insegnamento cattolico ai figli. Ma la concessionaria pubblicitaria dell'azienda dei trasporti dice no
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No alla pubblicità su bus e metropolitane per sensibilizzare le famiglie sulla libertà di scelta per l'ora di religione a scuola per i bambini: "A Milano ci è stato impedito". La denuncia arriva dalla Uaar, l'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, che ha lanciato una campagna nazionale con lo slogan "Posso scegliere da grande? Per farli scegliere da grandi, scegli ora l'alternativa". I manifesti ritraggono una bimba molto piccola che chiede, appunto, se può scegliere da grande se seguire o meno una confessione religiosa. Ma, sostiene l'associazione, l'agenzia (IgpDecaux) che a Milano raccoglie la pubblicità per Atm, l'azienda dei trasporti pubblici, avrebbe prima rimandato la decisione alla stessa Atm, per poi bocciare la campagna spiegando che il problema "è l'argomento, non l'immagine".

L'Uaar ha lanciato la campagna in questi giorni perché sono quelli delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico e quindi, ai genitori verrà chiesto se vogliono o meno far seguire ai propri figli l’ora di religione. Stando alla loro denuncia, il 10 gennaio hanno contatto la concessionaria pubblicitaria ma, dopo aver trovato un accordo su spazi e costi, la IgpDecaux avrebbe comunque precisato che "trattandosi ovviamente di una campagna legata alla vostra associazione, entrerà nella sfera del controllo di Atm". Aggiungendo, dopo qualche giorno, che "Atm ha confermato il divieto di comunicazioni pubblicitarie con contenuto religioso sui mezzi". Ma, replica l'unione degli atei, "vi sono dimostrazioni anche recenti che l'argomento religione non è affatto vietato: durante l'ultima visita di Papa Francesco a Milano è stato addirittura stampato un biglietto ATM speciale per l'occasione, e l'immagine del Papa ha campeggiato sugli autobus milanesi, con l'invito a partecipare alla messa".

Risponde Atm, che sostiene sia stata direttamente IgpDecaux a trattare la richiesta: "Nessuna preclusione o discriminazione nei confronti dell’associazione. Il regolamento interno di Atm prevede, da diversi anni, il divieto di affiggere campagne pubblicitarie di carattere politico, sindacale, religioso o relative a movimenti di opinione, sui mezzi pubblici in movimento, quindi su tram, bus e metropolitane. L’affissione invece è permessa sugli spazi statici (pensiline, banchine del metrò ecc.). Atm ha accertato che la negazione degli spazi sui treni in metropolitana è stata causata da un errore del concessionario che, inizialmente, aveva offerto spazi che non avrebbe potuto concedere proprio in virtù del nostro regolamento. Il concessionario, in un secondo momento, ha fatto una verifica per spazi statici alternativi ma non ha riscontrato disponibilità per il periodo richiesto. L’associazione dovrà concordare direttamente con il concessionario l’affissione della campagna su spazi statici consentiti, in un periodo in cui c’è disponibilità".
 
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