“Ore 7.10, Milano. Qui si fa l’Italia. Ma i manifesti li facciamo attaccare agli extracomunitari che ci costano meno”. E’ stato Luca Paladini, il portavoce dei Sentinelli che aveva denunciato anche il fotomontaggio shock della presidente della Camera Laura Boldrini decapitata da “un nigeriano”, a scattare un’istantanea della campagna elettorale che è diventata subito virale.
Perché in quella scena immortalata in una strada milanese e poi pubblicata sui social il contrasto è evidente. Si vedono i cartelloni che il Comune ha messo come sempre a disposizione per i manifesti elettorali. In questo caso, i simboli sono tutti di centrodestra: da Fratelli d’Italia alla Lega fino a Forza Italia. Tutto nella norma. Se non fosse che ad attaccare i poster con tanto di slogan-tormentone “Prima gli Italiani” di Matteo Salvini o, appunto, “Qui si fa l’Italia” di Giorgia Meloni, sono tutti migranti.
Eccolo, il “paradosso” che ha iniziato a fare il giro della rete: in poche ore, il post che Paladini ha pubblicato sul suo profilo Facebook è stato condiviso 5.800 volte, ha 2.300 mi piace e 431 commenti. C’è chi usa l’ironia: “Gli immigrati fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare, tipo la campagna elettorale di Salvini”. Chi rilancia giocando sui messaggi del centrodestra rivisti e corretti in chiave critica: “Prima l’ipocrisia”. Chi attacca il centrodestra e chi, invece, si limita a ringraziare Paladini: “Non serve aggiungere altro”.
Perché in quella scena immortalata in una strada milanese e poi pubblicata sui social il contrasto è evidente. Si vedono i cartelloni che il Comune ha messo come sempre a disposizione per i manifesti elettorali. In questo caso, i simboli sono tutti di centrodestra: da Fratelli d’Italia alla Lega fino a Forza Italia. Tutto nella norma. Se non fosse che ad attaccare i poster con tanto di slogan-tormentone “Prima gli Italiani” di Matteo Salvini o, appunto, “Qui si fa l’Italia” di Giorgia Meloni, sono tutti migranti.
Eccolo, il “paradosso” che ha iniziato a fare il giro della rete: in poche ore, il post che Paladini ha pubblicato sul suo profilo Facebook è stato condiviso 5.800 volte, ha 2.300 mi piace e 431 commenti. C’è chi usa l’ironia: “Gli immigrati fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare, tipo la campagna elettorale di Salvini”. Chi rilancia giocando sui messaggi del centrodestra rivisti e corretti in chiave critica: “Prima l’ipocrisia”. Chi attacca il centrodestra e chi, invece, si limita a ringraziare Paladini: “Non serve aggiungere altro”.