Milano

Il banchetto per 50mila migranti fa insorgere il centro-destra. Sala "Milano contro ogni razzismo"

E' previsto per il 23 giugno, dovrebbe raggiungere i 2 chilometri e mezzo e per un totale di ottomila posti a sedere assegnati a gente di tutte le nazionalità. Ad altri 40mila stranieri saranno consegnati i cestini per un pic nic nel parco Sempione
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Un 'lungo banchetto con 50 mila migranti invitati al parco Sempione per "celebrare Milano città aperta, accogliente e internazionale". A volerlo fortemente è l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino già protagonista di una affollatissima marcia nel maggio dello scorso anno. Stavolta, per l'edizione 2018 di 'Insieme senza murì, le iniziative si moltiplicano e i tempi si dilatano: dal 20 maggio fino al 23 giugno.

La notizia del banchetto, che è solo parte di un progetto più ampio, sta già facendo discutere il centrodestra, polemico per l'iniziativa che a loro dire non include i bisognosi italiani e che non tiene conto delle priorità dei "milanesi poveri". Lo stesso sindaco Beppe Sala però ha rilanciato l'iniziata dal palco del 25 Aprile. Il messaggio: anche con questo mese di iniziative la città vuole far partire uno "stop ai nuovi fascismi e razzismi". Ecco Sala: "Milano è la concreta dimostrazione di quanto apertura, accoglienza e democrazia siano gli elementi fondamentali per generare una società buona e fiorente che superi l'angustia di una chiusura che sarebbe una sconfitta per tutti. Il Comune farà la sua parte, al limite delle sue possibilità. Quest'anno, tra l'altro, dopo la grande manifestazione dello scorso anno daremo vita dal 20 maggio al 23 giugno a una fitta serie di iniziative nei quartieri a difesa dei valori dell'incontro tra le diverse storie e contro ogni razzismo".    

Il mese dedicato alle iniziative, molte ancora da definire, sul tema dell'accoglienza si concluderà dunque con "Ricetta Milano" il pranzo che "ci vedrà protagonisti della tavolata multietnica più lunga del mondo" si legge sulla pagina Facebook di Insieme senza muri. Dovrebbe raggiungere i 2 chilometri e mezzo per un totale di ottomila posti a sedere assegnati a gente di tutte le nazionalita'. A completare la coreografia altri 40mila stranieri a cui saranno consegnati i cestini per un pic nic nel parco. Per la sua realizzazione il Comune si affiderà all'associazione Kamba con cui l'amministrazione ha stabilito un accordo di partenariato in seguito a un avviso pubblico lanciato dal Comune stesso. Da prendere nota che l'iniziativa non avrà costi per le casse comunali. Ricetta Milano prevede una serie di eventi diffusi nella citta'.

In particolare il progetto si svilupperà attraverso una serie di cene in cui i partecipanti condivideranno le loro storie attraverso il cibo. L'evento finale consisterà appunto nel discusso "banchetto più grande del mondo" in cui ogni partecipante condividerà un piatto della sua infanzia. Cosa interessante e che resterà a disposizione di tutti e che da quella tavolata nascerà il "ricettario cittadino dell'accoglienza", condividendo le ricette sui social e raccogliendole in un libro.

"Siamo pronti a una mobilitazione con il supporto di associazioni ambientaliste e comitati per impedire questo scempio" ha fatto sapere Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, attraverso una nota. "Eventi di questo tipo - ha aggiunto - sono uno schiaffo alle migliaia di poveri italiani che vivono per strada e non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena". "Chiediamo all'organizzatore, cioè all'assessore Pierfrancesco Majorino, se per caso anche gli italiani sono invitati - domanda in una nota Riccardo De Corato, assessore regionale a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale. "Saranno accolti i tanti anziani milanesi abbandonati a se stessi? E i clochard italiani che dormono sotto tutti i portici perché hanno paura nei dormitori popolati da stranieri? E le 22.000 famiglie milanesi in attesa di una casa popolare, sono previste al pranzo per gli immigrati? E infine: il conto di questo faraonico pranzo chi lo paga?".

Alla polemica sollevata dal centro-destra risponde su Repubblica l'assessore Pierfrancesco Majorino: "Sono amareggiato perché se non ci si può nemmeno sedere a tavola per condividere il pane siamo davvero di fronte a una società che vuole continuare solo a soffiare sul fuoco dell'odio. Trovo sconcertante che la destra abbia subito cominciato ad alimentare rancore e paura rispetto a un appuntamento che può far paura davvero solo ai razzisti. Sono polemiche becere per creare più muri. Per noi, invece, bisogna gettare ponti".