Milano

"Mussolini positivo per i lavoratori", il post sul "fascismo buono" dell'assessora Magoni

L'assessora Lara Magoni (fotogramma)
L'esponente della giunta in Lombardia ed ex sciatrice non arretra: "E' storia". Ma poi cancella la frase. Il Pd: "Scempiaggini". E Fontana la difende: "Rispettare le opinioni personali". Sala: "Incommentabile". M5s: "Dopo la razza bianca..."
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"Abbiamo dei documenti, si parla semplicemente di storia. È inutile che se ne parli in modo solo monocolore". Lara Magoni, assessora regionale al Turismo della Lombardia in quota Fratelli d'Italia ed ex campionessa di sci, ha replicato alle polemiche nate dopo un suo post su Facebook in cui sosteneva che "le leggi che tutelano i lavoratori nascono proprio tutte dal fascismo, rinnegare ciò che di buono è stato fatto è un grande errore". Il post che Magoni ha continuato a difendere a dispetto delle polemiche è stato poi rimosso dalla sua pagina Facebook.
Lo screenshot del post cancellato 
Parole che vengono però perdonate dal neogovernatore della Lombardia, il leghista Attilio Fontana: "Dopo la venuta su questa terra di Voltaire, si devono rispettare le opinioni delle persone, al di là del fatto che si sia d'accordo o meno". Fontana non si scompone, insomma, anche se precisa: "Sono espressioni e valutazioni del tutto personali che non coinvolgono in nessun modo la giunta". Il sindaco Beppe Sala non condivide: "Insomma, stiamo parlando di politica, per cui certo che riguardano la giunta". Nel merito delle affermazioni Sala commenta: "Sono quasi incommentabili e totalmente inappropriate".

Il tenore del post però ha scatenato la reazione del consigliere regionale, e segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati, che ha attaccato Magoni definendo le sue posizioni: "Scempiaggini antistoriche e intollerabili, perché incompatibili con l'esercizio di un ruolo istituzionale" e ha chiesto "provvedimenti seri contro chi inneggia a ideologie sconfitte dalla storia". Netta anche la condanna di M5s: "E' un'indecenza - dice Dario Violi che è stato candidato alla presidenza della Regione - In campagna elettorale sono partiti con la "razza bianca" per poi passare all'inesistente "fascismo buono"".

Assessora con delega oltre che al Turismo anche al marketing territoriale e alla moda, la neocomponente della giunta è stata una campionessa di sci, ha fatto parte della Nazionale e partecipato a cinque mondiali e a tre Olimpiadi. Rispetto alle sue posizioni sul fascismo, insiste, nonostante le critiche: "Condanniamo tutti l'eccidio fascista e nazifascista, è normale. Nel post io non esprimo assolutamente nessun vanto a nulla ma semplicemente seguo la storia".

Il testo integrale del post pubblicato da Magoni il giorno della festa dei lavoratori era: "Posso dirvelo? Rinnegare ciò che di buono è stato fatto è un grande errore, visto che le leggi che tutelano i lavoratori nascono proprio tutte dal fascismo. Tutti condanniamo l'eccidio del quale sono stati tutti coinvolti e per il quale c'è da vergognarsi ma ora basta combattere i fantasmi...dopo settant'anni... Visto e considerato che questi benefit piacciono a tutti...". A corredo l'assessore aveva anche pubblicato un'immagine del telegramma del Primo Maggio del 1937 inviato da Benito Mussolini al prefetto di Torino col quale il Duce ordina di comunicare "al senatore Agnelli che nei nuovi stabilimenti Fiat devono esserci comodo e decorosi refettori per gli operai" perché "l'uomo non è una macchina adibita ad un'altra macchina".
 
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