Milano

Morte Sana Cheema, indagate in Pakistan anche la madre e una zia

Dopo la ritrattazione, nell'intervista a Repubblica, del padre della ragazza italo-pachistana le indagini proseguono

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Ci sarebbero altri responsabili per la morte di Sana Cheema, la 26enne italo-pachistana uccisa il 18 aprile scorso nel suo paese d'origine: ora anche la madre e una zia della ragazza risultano indagate. Lo riporta il Giornale di Brescia. Ieri le parole del padre di Sana, Mustafa Ghulam, intervistato da Repubblica, che ha in qualche modo ritrattato la confessione, non ammettendo esplicitamente l'omicidio. "Se il referto dei medici legali dice che Sana aveva l'osso del collo rotto - ha detto - è perché deve aver battuto la testa contro il bordo del letto o il divano". Secondo il padre della ragazza, "se le cose sono andate così è per il volere di Allah". Oltre al padre è in carcere anche il fratello della vittima, Adnan Cheema, 31 anni.

Morte di Sana Cheema: tutte le tappe del mistero


Ora la notizia di un presunto coinvolgimento nell'omicidio delle donne della famiglia. Da quanto dichiarato dal padre di Sana, la madre aveva più volte insistito con la ragazza per farle lasciare l'uomo che amava. Già promesso sposo di un'altra donna, secondo Mustafa.

La smentita del padre della ragazza ha scatenato la reazione indignata della comunità pachistana di Brescia che si è ritrovata nel pomeriggio per affrontare la vicenda e annunciare una manifestazione per domenica. Il responsabile della moschea Sajad Hussain ha spiegato che "ci sono ancora delle persone che, mettendo da parte la libertà data dalla costituzione pachistana e da quella italiana e anche dalla stessa religione, pensano di poter decidere la vita e la morte dei propri figli. Pensano di poter nascondere un fatto che secondo la loro ignoranza potrebbe mettere in cattiva luce la famiglia e che invece diventa poi un caso di cui parla tutto il mondo".

Le indagini proseguono: gli inquirenti hanno chiesto una proroga di 15 giorni, in attesa del risultato di tutti gli esami sul corpo della giovane. "

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