Milano dalle periferie al centro, il pane spezzato dal prete giovane nella chiesa eritrea all'ex Paolo Pini
La messa inizia alle sette di mattina. Vengono da Porta Venezia, via Padova e da tutta la Lombardia. Le donne hanno il capo velato. I bambini ci chiedono: "Chi siete?" e poi ricominciano a fare i bambini, correndo e giocando nel parco verdissimo dell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini. La chiesa ortodossa di Eritrea, punto di riferimento della comunità eritrea milanese e lombarda, si trova in quello che era il posto dei "matti". 'Da vicino nessuno è normale' è scritto all'esterno. Nelle vecchie cucine della struttura è sorto un teatro. Ci sono anche un ostello, un ristorante, un murale sulla Resistenza. E gli eritrei, che prima celebrano il rito e poi condividono un momento conviviale in uno spazio sotterraneo alle spalle della Cattedrale
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