Napoli

La guerra del pomodoro: la Puglia non vuole il "pelato Napoli"

La Regione guidata da Michele Emiliano esprime parere negativo alla richiesta di registrazione dell'Igp

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Dopo la guerra della mozzarella tra Campania e Puglia scoppia ora la battaglia del pomodoro.

La Regione Puglia esprimerà parere negativo alla richiesta di registrazione dell'Indicazione geografica protetta (Igp) 'Pomodoro Pelato Napolì presentata al Ministero per le politiche agricole e forestali. E' quanto affermato il 15 gennaio al termine del tavolo con le organizzazioni produttive del pomodoro di Puglia convocato dall'Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Leonardo Di Gioia. "La Puglia - sottolinea quest'ultimo - detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all'interno di una filiera del Sud Italia ove la Campania possiede, di contro, industrie prevalentemente di trasformazione".

La relazione presentata dal Comitato Promotore Igp Pomodoro Pelato Napoli "è per noi mancante di un coinvolgimento di tutti produttori della Puglia", aggiunge. "Nella stessa si evidenzia che la registrazione di un nome come IgP può esclusivamente basarsi sulla sussistenza degli elementi che ne dimostrano l'uso consolidato e questo non è il caso del cosiddetto Pomodoro Pelato di Napoli. Inoltre è certo che una operazione siffatta penalizzerebbe - conclude Di Gioia - solo il nostro comparto produttivo, anello vitale della filiera del Mezzogiorno. Dunque il nostro 'nò all'Igp del pomodoro di Napoli è non una mera questione campanilistica ma di merito".