Ricordato a Teverola (Caserta) Genovese Pagliuca, ucciso dalla camorra dei casalesi il 19 gennaio 1995
Ricordato a Teverola (Caserta) Genovese Pagliuca, ucciso dalla camorra dei casalesi il 19 gennaio 1995. Il giovane, che aveva 25 anni, era fidanzato con una ragazza sua coetanea, della quale si era invaghita Angela Barra donna affiliata al clan. La fidanzata di Pagliuca fu sequestrata e violentata per 13 giorni, come punizione per aver rifiutato una relazione con la Barra. Il giovane, che stava cercando di trovare il nascondiglio dove la ragazza veniva tenuta prigioniera e seviziata, venne poi ammazzato per ordine del clan. Genovese fu assassinato e sfigurato a colpi di pistola e fucile. Un omicidio all'apparenza inspiegabile. La ragazza, davanti alla morte del fidanzato, decise di rompere il silenzio raccontando tutto ai Carabinieri. Per l’omicidio di Genevose Pagliuca è stato condannato all’ergastolo il boss Giuseppe Setola.
Due i momenti di commemorazione. Il primo, la mattina nella sala consiliare del Comune, al quale hanno partecipato, tra gli altri, l’ex magistrato Carlo Alemi, il giornalista Rai, Geo Nocchetti, il coordinatore del Comitato don Peppe Diana, Valerio Taglione e il sindaco di Teverola, Dario Di Matteo. In serata, invece, diverse associazioni locali, hanno promosso una fiaccolata che da via Cavour è arrivata fino al monumento che ricorda Genovese Pagliuca. “Mi manca tanto mio fratello. Non riesco a farmene una ragione della sua uccisione – dice la sorella Giovanna – era un ragazzo solare. I suoi occhi parlavano per lui ed esprimevano tutta la bontà che aveva dentro”. Ma intanto i familiari, dopo 23 anni, aspettano ancora che Genovese Pagliuca venga riconosciuto come vittima innocente della criminalità.