Napoli

Giorno della Memoria, tutti gli appuntamenti

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Ritorna, sabato 27, il Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale che commemora le vittime dell’Olocausto. La data (scelta non per caso dall’Assemblea generale delle Nazioni unite) ricorda l’esatto anniversario della liberazione del campo di Auschwitz da parte dell’esercito russo, il 27 gennaio 1945. Anche Napoli celebra questa giornata, con diverse iniziative e con un calendario ancora in fase di definizione tra il 24 e il 28 gennaio.

La città che si liberò da sola dal giogo nazifascista tra il 27 e 30 settembre 1943, non visse rastrellamenti. Ma diverse famiglie ebree, scappate in precedenza alla ricerca di luoghi ritenuti più sicuri, furono purtroppo vittime di deportazioni e violenze. Come la piccola Luciana Pacifici e Sergio De Simone le due vittime più giovani della Shoah partenopea, morti rispettivamente a otto mesi e sette anni. La prima, in treno, per il freddo, durante il viaggio verso il campo di concentramento. Il secondo, sparato a sangue freddo, dopo aver fatto da cavia agli orridi esperimenti medici tedeschi.  

Tra gli eventi in programma, mercoledì 24 alle 19, all’Institut Français a via Crispi sarà proiettato il film capolavoro di François Truffaut “Le dernier métro - L’ultimo metrò” (con Catherine Deneuve e Gérard Depardieu).

Si prosegue dal 25 al 28 al Teatro Tram di via Port’Alba. In cartellone, alle 21 (alle 18 la domenica, info 342 1785930), ci sarà “Celeste”, interessante rappresentazione con Francesca Borriero e Roberto Ingenito, per la regia di Fabio Pisano. La piece verte sulla storia di Celeste di Porto, nata nel 1925 a Roma, nel Ghetto ebraico. La sua storia è spesso passata in secondo piano, ma va ricordata, esattamente come le altre. Anche se per motivi opposti. Celeste era infatti soprannominata la “pantera nera”. Sì, perché quella bellissima e fatale ragazzina di diciotto anni, dopo il rastrellamento del ghetto romano decise di diventare una collaborazionista, delatrice dei suoi stessi concittadini ebrei. Le vicissitudini della Di Porto rappresentano un “unicum”, una sfaccettatura totalmente differente dai canonici punti di vista da cui si raccontano questi orribili fatti storici.

Ancora un appuntamento, lunedì 29, al Cirb (Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica), che col Comitato Etico e il Seminario Permanente Etica Bioetica Cittadinanza dell’università Federico II organizza una giornata in due sessioni nel dipartimento di Giurisprudenza (aula Coviello, via Porta di Massa), a partire dalle 9. La prima Sessione sarà su “La Tragedia del Ghetto di Varsavia e la missione di Irena Sendler”, con relazioni su “La memoria della Shoah nella riflessione della Chiesa Cattolica prima e dopo il Concilio Vaticano II”, di Pasquale Giustiniani e di Francesco Lucrezi.La seconda  sessione (alle 15) avrà il titolo “Io sono un ibrido - Primo Levi e la cognizione dell’umano”, con relazioni di Emilia D’Antuono, Irene Kajon, Francesco Lucrezi e Raffaella Di Castro.