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Caserta, minorenne nigeriana e altre due straniere ridotte in schiavitù: 3 fermati

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La Polizia di Stato di Caserta ha eseguito un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Dda di Napoli, nei confronti di 3 persone, due donne e un uomo, ritenute responsabili di riduzione o mantenimento in schiavitù, pluriaggravato in concorso, commesso ai danni di una minorenne di origini nigeriane e di altre due ragazze straniere.

Le indagini, eseguite dalla Squadra Mobile di Caserta e sviluppate tra novembre 2016 e agosto 2017, hanno permesso di accertare che una delle indagate, dopo che le giovani erano giunte in Italia dalla Nigeria ed erano state condotte nella sua abitazione a Castel Volturno (Caserta), ha tenuto la vittima minorenne in uno stato di soggezione continuativa, determinata anche dalla sottoposizione della stessa a un rito voodoo, per poi costringerla, insieme alle altre due giovani vittime, ad esercitare la prostituzione, sfruttandone i proventi.

La donna avrebbe inoltre adottato "condotte minacciose" dirette anche alla famiglia della minore, e condotte violente sfociate in un'occasione nel quasi soffocamento della ragazza. Il compagno della donna era connivente e condivideva con lei i proventi dello sfruttamento. La seconda donna fermata aveva invece il compito di controllare le vittime sul luogo dove esercitavano il meretricio, riferendo sul comportamento delle ragazze nell'esercizio della prostituzione e sfruttandone anche lei l'attività.

Le indagini sono scaturite dalla denuncia della vittima che, scappata da Castel Volturno e raggiunto il Nord Italia, ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai poliziotti. Per competenza, gli atti sono stati trasmessi alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che ne ha delegato lo sviluppo alla Squadra Mobile di Caserta. Da ciò, grazie a numerosi sopralluoghi, pedinamenti e raffronto delle relative evidenze con le acquisizioni documentali e tecniche realizzate, gli investigatori sono riusciti ad accertare le responsabilità di tutti gli individui coinvolti, così determinando l'emissione del provvedimento restrittivo. Gli arrestati, che al momento dimoravano in posti diversi tra le province di Caserta e Napoli, sono stati tutti individuati e catturati.