Napoli

Rifiuti e tangenti: si dimette il presidente della Sma Campania. Di Maio: "Sembra Gomorra"

Biagio Iacolare, responsabile della società regionale per l'ambiente, dopo la pubblicazione del video di Fanpage lascia l'incarico. Il leader M5s attacca, Renzi: "De Luca si è dimesso, la Raggi no. Grillo? Da ieri è un evasore"

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Terremoto sulla Sma, la società regionale per l'ambiente che si occupa dello smaltimento dei fanghi dei depuratori. Biagio Iacolare, il presidente, si dimette dopo la diffusione dei video di Fanpage.

E' la terza testa che salta dopo quelle del consigliere delegato della Sma, Lorenzo Di Domenico, e dell'assessore al Bilancio al Comune di Salerno, Roberto De Luca, figlio del presidente Pd della Regione e fratello del candidato alla Camera, Piero. Dimissioni, quelle di De Luca junior, tuttavia congelate dal sindaco Enzo Napoli che ha tenuto per sé le pesanti deleghe di Roberto.

Inchiesta appalti e rifiuti, il video di Fanpage con la valigetta piena di spazzatura


Per la Regione, dunque, l'assedio si fa ancora più stringente, mentre si avvicinano le elezioni del 4 marzo. Un voto avvelenato dalle polemiche e dai filmati sui quali indaga la Procura di Napoli che giovedì scorso ha perquisito con l'accusa di corruzione, fra gli altri, Iacolare, Roberto De Luca, Di Lorenzo e altri indagati fra i quali il consigliere comunale centrista a Ercolano Mario Rory Oliviero e il consigliere regionale  di Fratelli d'Italia, candidato alla Camera, Luciano Passariello: a quest'ultimo è contestata anche l'aggravante mafiosa.
Le dimissioni di Biagio Iacolare sono state annunciate in una nota dell'avvocato Nello Palumbo. Il difensore ricorda, a proposito del video di Fanpage in cui compare il presidente della Sma, che Iacolare "su richiesta dell'avvocato Mario Rory Oliviero, ha incontrato in un' unica occasione una persona a lui presentata come un imprenditore, in grado di offrire condizioni economiche più vantaggiose per lo smaltimento dei fanghi reflui. Come emerge chiaramente dalla visione del filmato, lo Iacolare non ha né chiesto ne accettato alcuna somma di denaro".

"La conversazione - continua Palumbo - verte unicamente sulla possibilità di applicare un prezzo più conveniente, suscitando per tanto l'attenzione dello Iacolare. Il filmato riporta, inoltre, un colloquio intercorso tra l'avvocato Oliviero e il sedicente imprenditore, colloquio svoltosi in assenza dello Iacolare e nel quale si parla di un accordo economico. Se tale accordo vi è stato, esso è avvenuto all'insaputa dello Iacolare, per cui dovrà essere eventualmente l'avvocato Oliviero a spiegare le circostanze riferibili alla sua condotta".

L'avvocato Palumbo fa anche osservare che il colloquio, "che appare tra l'altro incompleto, è improntato a evidenti forzature poste in essere dal sedicente imprenditore, con un atteggiamento quasi passivo dello Iacolare. Va comunque evidenziato che, nella qualità di presidente della Sma, lo Iacolare non riveste funzioni gestionali, che sono affidate esclusivamente al consigliere delegato. In ogni caso, per evitare qualsiasi strumentalizzazione in ordine ad una vicenda dai contorni oscuri ed inquietanti, sia per la genesi che per le finalità, che sono tutte da accertare, lo Iacolare rassegnerà le sue dimissioni dall'incarico di presidente della Sma".

• L'ATTACCO DI LUIGI DI MAIO
"Sto guardando il terzo video dell'inchiesta di Fanpage. È Allucinante. Sembra di vedere 'Gomorra', ma a differenza della serie qui devono vincere i buoni!" Lo scrive su Twitter Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento Cinque Stelle.

Di Maio commenta il filmato in cui l'ex boss Nunzio Perrella incontra Biagio Iacolare, presidente del Cda di Sma Campania, e il suo mediatore Mario "Rory Oliviero", ex presidente del Consiglio comunale di Ercolano. Sull'intera vicenda è in corso un'inchiesta della Procura di Napoli che vede indagati per corruzione, tra gli altri, il figlio del governatore della Campania, Roberto De Luca, e il candidato FDI Luciano Passariello. Indagati anche Francesco Piccinini e Sasha Biazzo, direttore e giornalista del sito Fanpage, per induzione alla corruzione.

Rifiuti e tangenti, Di Maio: "Politici peggio dei camorristi"



"Stanno ammazzando la mia gente, la Campania e la terra dei fuochi- prosegue sui social il leader del M5s - Mandiamo a casa questi partiti, assassini della mia gente attraverso l'interramento e lo sversamento illecito dei rifiuti. In Gomorra i camorristi fanno paura  questi partiti invece si comportano peggio dei camorristi, perchè la camorra fa il suo sporco lavoro e i partiti li incontrano".

Poi Di Maio attacca il presidente della Regione Vincenzo De Luca: "Senza i voti di De Mita, De Luca non avrebbe mai vinto in Campania". E a Giorgia Meloni:  "Parla di legalità, di patria. Ma su Passariello ancora non ha detto una parola. Come vedete Tangentopoli non è mai finita. Grazie ai giornalisti oggi veniamo a conoscenza di una Tangentopoli campana che investe tutti partiti di questo Paese, centrodestra e centrosinista. Ma non è solo una Tangentopoli campana perché qui ci sono uomini che girano intorno al partito dell'attuale presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni, dell'ex premier Renzi e politici che girano intorno al partito di Giorgia Meloni che parla tanto di onestà e poi ha persone indagate in questa inchiesta. E' un atteggiamento peggiore di quello della camorra".

"La giunta campana se ne deve andare a casa. E' inquinata - aggiunge - Non possiamo credere che De Luca non fosse al corrente di quanto accadeva: sono coinvolti Roberto De Luca, figlio del governatore e Fulvio Bonavitacola che è vicepresidente di De Luca". Non solo: "l'inchiesta testimonia che uomini vicini a Ciriaco De Mita e lui stesso sono quelli che fanno affari con i rifiuti in Campania: e sono gli stessi azionisti di maggioranza della giunta De Luca. Che questa giunta vada a casa! Questi rifiuti politici devono abbandonare le istituzioni della Repubblica ed andarsene" ripete.

• LA REPLICA DI RENZI
"Non ci sto a fare la campagna elettorale a mettere i puntini sulle "i" a noi da parte di quelli che hanno candidati truffatori, non ci sono truffatori nel Pd". Lo ha detto Matteo Renzi a 'Di martedì', su La7.

"De Luca si è dimesso dopo l'avviso di garanzia, è un gesto di coraggio. Altri no, la Raggi no. Poi io dico che ha fatto bene la Raggi" ha aggiunto il segretario del Pd. E ancora: "Io credo che l'avviso di garanzia non debba portare alle dimissioni, le sentenze possono portare a dimissioni. Mi ha colpito il tono della polemica, Di Maio a detto a De Luca "assassino". Se qualcuno lo dice a me, io lo querelo. De Luca ha querelato Di Maio, e poichè Di Maio dice di essere un cittadino modello, gli chiedo: "Rinunci all'immunità parlamentare". E Su Grillo: "Beppe Grillo non farà mai una battaglia contro l'evasione. E' di ieri una sentenza del tribunale che dice che si può dire che Beppe Grillo è un evasore".

"Abbiamo fatto candidature in queste elezioni dove un cittadino può scegliere tra persone straordinarie, come Paolo Siani - aggiunge l'ex premier - Ci sono candidature di ogni genere. In questa vicenda il Pd ha qualcosa da farsi perdonare? Lo vedremo alla fine. Io non entro nel merito di una dinamica in cui non so perchè questo ha ricevuto queste persone - ha aggiunto - so che ci sono magistrati che stanno indagando i giornalisti perchè dicono che hanno utilizzato quello che si chiama agente provocatore. Siccome quei giornalisti, paradossalmente, sono amici miei, sono persone straordinarie e sono indagati pure loro, lasciamo che i magistrati dicano la loro".
 
E sul presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca "Io credo - dichiara il segretario del Pd in un'intervist al Tg2 - che i toni vanno tenuti bassi da parte di tutti. Certo però che quando si arriva in campagna elettorale e si strumentalizzano le inchieste giudiziarie è segno che qualcosa non funziona".


• IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA
 "Campania a testa alta. Una nuova resistenza ...Giovedì nuovo videomessaggio". Lo ha scritto su Facebook il presidente della Regione campania, Vincenzo De Luca, che pubblica sulla propria pagina la canzone "The partisan" di Leonard Cohen. Ieri il governatore ha postato un lungo filmato per difendersi dalle accuse mosse a lui e a suo figlio Roberto dopo i video di fanpage su rifiuti e corruzione.

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• IL COMMERCIALISTA AMICO DI DE LUCA JR
"Ho scelto la strada del silenzio per vedere fino a che punto il regista di questo film fosse capace di confondere i giornalisti seri e l'opinione pubblica; in questa vicenda, sono stato vittima di un raggiro da parte di pericolosi delinquenti finalizzato a porre in essere un tentativo di affossamento politico e mediatico di uno degli amministratori più cristallini e di indubbia integrità morale del nostro panorama nazionale; altrettanto vergognoso è il parallelismo mediatico che tenta di accostare l'inchiesta SMA alla vicenda che mi coinvolge". Lo scrive Francesco Igor Colletta, commercialista che partecipò con l'ex assessore salernitano e suo amico Roberto De Luca, all'incontro con il falso imprenditore Nunzio Perrella.

Colletta e De Luca sono stati iscritti nei giorni scorsi nel registro degli indagati dai magistrati della procura di Napoli. Il commercialista ha diffuso una dichiarazione attraverso il suo difensore, avvocato Michele Avino. "Emergerà, in modo incontrovertibile - dice Colletta- , che il mio intervento era finalizzato esclusivamente ad offrire le mie competenze professionali ad una società che si presentava all'interlocutore come una realtà d'eccellenza nella gestione dei rifiuti; lo stesso Dott. De Luca veniva interpellato nella sua sola e precipua qualità di libero professionista. L'incontro con il Dott. Roberto De Luca mi veniva sollecitato dall'Ing. Giancarlo Adami, con il quale ho rapporti professionali; quest'ultimo mi presentava il sedicente Sig. Paolo Varotto (in realtà Perrella col quale non ho mai avuto alcun tipo di rapporto), responsabile Commerciale della PUNTO RICICLO srl, il quale sommariamente mi esponeva un progetto innovativo nel campo dello smaltimento dei rifiuti".

"In nessuno dei due incontri con il Varotto - afferma Coletta - si è parlato di partecipazione a gare, ma solo ed esclusivamente di progetti innovativi da valutare e verificare in via sperimentale".  "È mio primario interesse - conclude il commercialista - che i magistrati titolari dell'inchiesta, cui va il mio massimo tributo, superato il polverone mediatico provocato da una sottile ed orientata regia politico-criminale, consegnino al cittadino Francesco Igor Colletta ed a tutti i cittadini una verità giudiziaria che sia lo specchio della verità dei fatti, fatti che mi vedono totalmente estraneo a condotte illecite. Forte della consapevolezza della liceità e della trasparenza della mia condotta professionale che passa anche attraverso la mia storia personale di Carabiniere, ho già manifestato alla Magistratura la mia operosa disponibilità affinché ogni aspetto della vicenda venga chiarito".

• IL VICEPRESIDENTE DELLA GIUNTA
"Com'è agevole ricavare dalla visione di un video riguardante lo smaltimento dei fanghi da depurazione, non c'è alcun riferimento che mi possa anche lontanamente accostare a condotte illecite. Peraltro, diversamente da quanto viene riferito nel video, non ho avuto alcun tipo d'informazione sul tema smaltimento fanghi, né prima, né dopo l'episodio riportato. Si rinnova il tentativo vergognoso di alzare polveroni e confondere la realtà dei fatti". Lo afferma il vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola.
"Ma il nostro lavoro per affermare nuovi modelli di efficienza e legalità, sia nel ciclo dei rifiuti che nella depurazione, continuerà più forte e deciso di prima", aggiunge Bonavitacola. "Chi ha sbagliato renderà conto di tutto. Non guarderemo in faccia a nessuno, anche a tutela dei tanti dipendenti che nelle società regionali fanno il loro lavoro in modo onesto ed appassionato", conclude.

• IL CONSIGLIO REGIONALE
La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino chiede un consiglio monotematico: "I protagonisti della prima Tangentopoli impallidirebbero al cospetto di queste scene, immagini che gettano nuovo fango e ulteriore vergogna sulla nostra terra e sulla nostra gente. Uno schifo che lievita quando li sentiamo parlare delle modalità di affidamento dell'appalto, delle cifre che sarebbero stati pronti a gonfiare con varianti inventate a tavolino, di come si sfregano le mani pensando ai guadagni che verranno e di quanta sicurezza manifestano quando sostengono di avere sotto controllo lo stesso vicepresidente della Regione e assessore all'ambiente Fulvio Bonavitacola. Che dovrà, egli stesso, chiarire oggi la sua posizione".

"Di fronte a fatti così gravi - sottolinea Ciarambino - i cittadini di questa regione non possono più attendere gli esiti di un'inchiesta giudiziaria. Come Movimento 5 Stelle chiederemo con un'urgenza la convocazione di un Consiglio regionale monotematico per fare il punto su questa scellerata gestione dell'emergenza rifiuti, per chiarire una volta per tutte come è stato possibile e quali falle sono state create ad arte per generare questo sistema che favorisce la corruzione in maniera così eclatante. Inoltre, come presidente della Commissione Trasparenza, chiederò tutti gli affidamenti fatti da Sma Campania negli ultimi 18-24 mesi".