Napoli

Potenza, minacce sul web al candidato Pd Gianni Pittella

Gianni Pittella 
Un hater gli augura di essere sparato da un camorrista. Pittella: "Continuo la mia battaglia di confronto e dialogo"
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"Un buon camorrista con un bel colpo alla tua fronte sarebbe bello". È uno dei commenti scritti sulla pagina Facebook di Gianni Pittella, l'europarlamentare candidato all'uninominale al Senato con il Pd in Basilicata.

A denunciarlo, lo stesso Pittella che sui social scrive:  "Nella mia lunga esperienza politica ho affrontato tante campagne elettorali, senza mai tirarmi indietro di fronte alle critiche o al confronto, anche aspro, di idee diverse dalle mie. Non era mai successo, però, di ricevere vere e proprie minacce di morte. Oggi è accaduto. Per questo sono stato costretto a denunciare presso le autorità competenti quanto scritto da un odiatore che, sulla mia pagina Facebook, ha commentato un post augurandomi la morte per mano criminale.  Nella mia vita sono sempre stato aperto al confronto democratico. Qui non si tratta, però, di scontro politico, ma di violenza, il veleno della democrazia. A questo mi ribello. 

Continuerò quindi la mia battaglia di idee, fatta di ascolto e dialogo, contro ogni sopraffazione, contro ogni violenza".
 
Pochi giorni fa è stata un'altra candidata del Pd in Basilicata, Lucia Sileo, ad essere vittima di un altro hater del web che sui sociale aveva commentato: "Ammazzati".
 
Sulla vicenda interviene anche il segretario regionale del Pd Mario Polese che afferma: "E ora basta. Non è più possibile far finta di nulla. L’ultima minaccia ricevuta questa volta da Gianni Pittella è l’ennesima di una campagna elettorale in cui si è persa davvero la misura. 
 
Augurare a una persona prima che ad un politico, di essere sparata in fronte, come  accaduto qualche ore fa al ‘nostro’ Gianni Pittella dopo che minacce simili erano state portate anche alla nostra candidata Lucia Sileo è inumano, vergognoso e incivile. Non si parla di toni accesi, né di le polemiche e anche per lo scontro politico più acceso questo è troppo. 
 
Quando si arriva a esaltare la camorra nel caso occorso a Gianni o addirittura a colpire e danneggiare gravemente una sede politica come accaduto alla Lega nel centro di Potenza vuol dire che si è già andati ben oltre il limite di guardia. 
 
Esprimendo quindi solidarietà totale a Gianni Pittella e a Pasquale Pepe  - conclude - auspico che le forze positive e riformiste della nostra società sappiano interpretare quelle del 4 marzo anche come voto di civiltà”.
 
Solo ieri, infatti, il comitato elettorale "Lega per Salvini premier" ha subito atti vandalici. Ignoti hanno rotto il vetro della sede, in piazza della Costituzione a Potenza, e vi hanno lanciato un fumogeno.
 
Giorni fa sempre nel capoluogo è stato imbrattato con feci e uova marce il comitato elettorale di "+Europa".