Napoli

Camorra, chili di hashish dal Marocco ai clan: arrestati 29 narcos nel Napoletano

L'organizzazione criminale aveva base a Marano, la droga arrivava a Napoli attraverso la Spagna. Giro d'affari da 100mila euro a settimana: scoperti corrieri e pedine

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Fiumi di hashish dal Marocco a Napoli attraverso la Spagna. I carabinieri stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip partenopeo, a carico di 29 indagati accusati a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata da finalità mafiose.

Durante indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, i militari del comando provinciale di Napoli hanno individuato un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga con base a Marano, nell'hinterland.

I promotori del gruppo di trafficanti rappresentavano il punto di congiunzione tra i grandi fornitori di droga internazionali e gli spacciatori al dettaglio di Campania e Lazio, loro stabili acquirenti. Stando ai militari, agevolavano l'organizzazione camorristica degli 'Orlando' comprendente anche elementi dei clan 'Nuvoletta' e 'Polverino'.

Camorra, chili di hashish dal Marocco ai clan: 29 arresti


Stando alle indagini, sono stati acquisiti elementi a carico di pedine fondamentali nel traffico di internazionale di hashish dal Marocco a Napoli attraverso la Spagna. Emerso il ruolo poliedrico di alcuni personaggi che facevano da corriere o della cessione diretta per conto del sodalizio o di intermediari nella vendita di stupefacente tra i vertici del gruppo e gli acquirenti della provincia.

Scoperti i custodi, tra i quali una donna che forniva appoggio logistico ed era stata arrestata nel corso delle indagini perché trovata in possesso di circa 50 chili di hashish nascosti nella sua vettura.

Il giro d'affari si aggirava sui 100 mila euro a settimana. I militari hanno eseguito l'ordinanza di misura cautelare nei confronti di 31 indagati a Napoli e provincia, Terni, Montesilvano (Pescara), Aversa (Caserta) e Frosinone. 20 persone sono finite in carcere ed 11 ai domiciliari, accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l'aggravante dell'appartenenza all'associazione mafiosa.

L'indagine è stata condotta dall'ottobre 2015 fino ad oggi mediante attività tecniche e servizi di osservazione e pedinamento. Sequestrate complessivamente 80 chili circa di hashish e 1 chilo circa di marijuana.