Napoli

Tutto pronto per la mostra"L.I.F.E." nella chiesa di San Severo al Pendino

Esposti i quadri e le sculture di Daniela Sales accompagnati dal racconto di Giorgio Coppola
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Sabato 7 alle 11, nella Chiesa di San Severo al Pendino (Via Duomo), si inaugura "L.I.F.E. Love Input Feeling Energy", progetto di Daniela Sales in cui i quadri e le sculture dell’artista napoletana dialogheranno con il racconto di Giorgio Coppola

La mostra, visitabile fino al 21 aprile, è promossa dall’associazione "SediMenti" di Maria Alessandra Masucci e Giorgio Coppola e realizzata in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura. Il progetto, nato inizialmente con la creazione di quadri a rilievo di grandi dimensioni e come sfida per partecipare ad una mostra a Miami nel 2015, si è successivamente arricchito di sculture e di nuovi quadri.
Tutte le opere sono realizzate con diversi materiali, nate soprattutto dalla sperimentazione che Sales ha fatto dell’uso del cemento e della resina, su cui trovano forma carta e immagini fotografiche, scarti di vari prodotti e oggetti riciclati. I colori acrilici, spesso vivaci, che l’artista impiega nascono da incontri improvvisi che danno vita alle più svariate sfumature e che contribuiscono a mettere in risalto la matericità alle sue opere.

“Ho immaginato un lago - spiega Sales - nella sua provvisoria quiete, e un sasso ad aprire un varco tra le acque, spezzandone il silenzio; affioreranno le prime onde circolari intorno al punto d’origine, poi, a poco a poco, esse si allargheranno per giungere sempre più lontano”. Quel sasso gettato nel lago genera onde concentriche che si espandono sul mondo di piccole barche, fatte d’immagini, ricordi e silenziose emozioni nascoste nelle foto. Nelle sue opere, l’input, quel movimento capace di generare un cambiamento, è dato dall’amore e dalla passione. Amare se stessi come particella del tutto è per l’artista il primo passo verso l’amore autentico. Le sue opere invitano a fermarsi, a riflettere per ripartire proprio dall’amore per se stessi, così da poterlo riversare in tutto ciò che si fa.

Le barchette, realizzate come veri e propri origami di foto, sono quelle dei pescatori o quelle di un bambino, conservano ricordi e immagini personali che vengono consegnati all'acqua, elemento vitale del progetto, trait d'union tra le opere della mostra.
 
Esposti dodici quadri, affissi su grandi pannelli lungo tutta la navata della splendida Chiesa rinascimentale di San Severo al Pendino, e 3 sculture che, nella forma e nei materiali usati, comunicano un mutamento, una trasformazione e una crescita personale: “Essenza” dove protagonista è il Vesuvio, il cui fuoco sotterraneo e sotteso all’acqua agitata del Golfo di Napoli diventa simbolo di un uno tsunami di cambiamento; Apo-kalypso dal greco apokalyptein che significa “togliere il velo, svelare, rivelare”, ovvero, portare alla luce ciò che è nascosto; Mente che Mente, in cui sono rappresentati i condizionamenti di pregiudizi, aspettative e illusioni che producono una visione distorta della realtà, dove la mente vede ciò che vuole vedere.

Ad accompagnare le opere il testo narrativo “I meteoriti” che Giorgio Coppola ha scritto in occasione della mostra. “Il racconto che troverete - dichiara quest'ultimo - nasce dalla visione dell’opera Life di Daniela Sales nella sua interezza. Sono ossessionato dalla concezione del tempo, e dalle possibilità di infiniti mondi e infinite realtà. Ogni oggetto può avere funzioni e nomi diversi a seconda del contesto e della prospettiva da cui si osserva. Nasce così I meteoriti”.

Orario visite, lunedì al sabato, dalle 10 alle 19. Domenica chiuso.